L'inizio dei lavori al confine tra Italia e Francia per riqualificare Ponte San Ludovico accende il dibattito. Il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro risponde così alle dichiarazioni rilasciate dal Comitato Difesa Piazzale De Gasperi che ha depositato presso il Comune e presso ANAS una richiesta di sospensione immediata del progetto che prevede lo smantellamento dell’opera “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto e la realizzazione di nuovi parcheggi e infrastrutture nell’area.
"Eccoli, i signori del No! Anche a Ventimiglia, come nel resto d'Italia, c'è chi predilige il disfattismo alla politica del fare. Lo ribadisco: Ponte San Ludovico va riqualificata. É il principale biglietto da visita, la porta d’ingresso, verso la nostra città e il nostro Paese. Meritiamo una piazza, più dignitosa, più pulita, più attrattiva e lo vogliamo fare adesso, si è già perso troppo tempo in sterili dibattitti ideologici" - dice il sindaco Flavio Di Muro - "Al neocostituito Comitato per il Pistoletto dico: dove eravate? Dove eravate quando si lavorava sulla progettazione e sul finanziamento dell'intervento? Ora che si è pronti a partire con i lavori volete bloccarli e far perdere alla città oltre un milione di investimento di ANAS, che ringrazio sentitamente, riconosciuto per la prima volta a Ventimiglia? Dove eravate quando c'erano da valorizzare le pietre del Terzo Paradiso (che poi si è scoperto non essere neanche definita opera d'arte e neppure realizzata da Pistoletto) mentre veniva dimenticata e vandalizzata dalle scritte dei No Borders?".
"Mi dite poi che avrei dovuto confrontarmi con la popolazione prima di decidere? Avete proprio un senso distorto di democrazia!" - commenta il primo cittadino - "L'intervento risulta nel piano triennale delle opere pubbliche votato dal consiglio comunale, il progetto è stato approvato dalla Giunta, è nel programma elettorale con cui mi sono candidato e vinto le elezioni, con il consenso della maggioranza dei ventimigliesi. Chi dovrei ascoltare quindi? Un Comitato corredato da una raccolta firme di esponenti notoriamente schierati politicamente, per di più residenti in altri comuni della provincia oppure fare fede all'impegno preso pubblicamente con i miei concittadini? Dai, siamo seri. Fine dei sondaggi, fine delle scuse. Ora lasciateci lavorare per il futuro della città!".














