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Politica | 15 novembre 2022, 07:21

Vallecrosia, riqualificazione di via Don Bosco: è scontro in Consiglio comunale (Foto e video)

Dibattito acceso tra il sindaco Biasi e il consigliere comunale Perri

Vallecrosia, riqualificazione di via Don Bosco: è scontro in Consiglio comunale (Foto e video)

E' scontro in consiglio comunale riguardo alla riqualificazione di via Don Bosco a Vallecrosia. L’ordine del giorno del gruppo consiliare "Voi con noi per Vallecrosia", presentato dal consigliere comunale Fabio Perri, ha acceso il dibattito durante la seduta di ieri sera ma alla fine non è stato messo in votazione visto che mancava un parere tecnico.

Il consigliere Perri ha chiesto al sindaco e alla Giunta di rivedere il progetto dei lavori iniziati nel quartiere, che prevedono il rifacimento dei marciapiedi e la realizzazione di una pista ciclabile. Una richiesta corredata da una petizione firmata da oltre 600 cittadini che desiderano la sospensione dei lavori visto, come sottolineato da Perri, che il progetto in questione prevede "l’abbattimento violento di quasi tutti gli alberi presenti dagli anni '60 oltre a creare molti disagi per i residenti e i passanti, ma anche pericoli, visto che la pista ciclabile a doppio senso che verrà realizzata si interseca con ben undici uscite di passi carrai, con l’uscita di un grande parcheggio pubblico oltre 120 posti auto e si interseca con attività commerciali che necessitano almeno due volte a settimana di uno scarico merci attraverso l'impiego di mezzi pesanti". “Non dico falsità” - dice Perri - “Mi sono fatto mandare il progetto completo dall'ufficio e ho analizzato anche i file che vi sono all’interno. Non ho demonizzato nessuno. I cittadini sono liberi di fare il loro percorso, se questa volta non hanno chiamato il sindaco per lamentarsi forse è perché il sindaco si è presentato in un bar con le carte fatte. Le assemblee pubbliche fatte qua dentro dove sono finite? Dovevate essere l’Amministrazione trasparente, è arrivato il Covid e magicamente ha cancellato ogni iniziativa quando in realtà avevate iniziato molto bene. Perché l'amministrazione non ha fatto un'assemblea pubblica per spiegare il progetto? Leggiamo che il progetto esecutivo non rispetta il reale. L’indirizzo lo date voi, siete voi che avete detto lì facciamo la pista ciclabile, lì riqualifichiamo i marciapiedi e lì togliamo gli alberi. La pista ciclabile doveva per forza essere fatta proprio in quel modo? Non vado contro la pista ciclabile, non vado contro la Regione Liguria, non vado contro la riqualificazione di via Don Bosco ma vado contro il modo in cui avete gestito il progetto. Ho fatto un appunto tecnico, l’amministrazione credo che sia responsabile nel momento in cui un progetto crea un problema. Con l'ordine del giorno faccio un intervento politico oltre che tecnico. L’intervento politico è chiaro: questa amministrazione ha deciso di fare questo lavoro, poteva decidere di non fare la pista ciclabile o di farla passare da un’altra parte. Sono scelte volontarie. Non scrollatevi da dosso la vostra responsabilità che è stata di aver scelto di fare questo progetto, in maniera autonoma e di pancia. I cittadini hanno fatto una petizione, non è andato Fabio Perri a suonare ai campanelli. Fabio Perri è solo un consigliere che si è messo a disposizione per poter cercare di dare un’indicazione ad un'amministrazione. Voi non avete intenzione di aprirvi al confronto. Dal confronto si sarebbe evitata questa situazione, magari qua dentro, avreste potuto spiegare il progetto. Non avete rispettato neanche la misura minima prevista per legge per quanto riguarda il marciapiede. Quando l’amministrazione fa io sono contento, mi piacerebbe che la nostra città diventasse diversa dalle altre”. 

L'intervento di riqualificazione, finanziato da un bando di Regione Liguria per una cifra di 200mila euro, ha scatenato un botta e risposta acceso tra il sindaco Biasi e il consigliere Perri. "La democrazia si basa su una corretta informazione. Il progetto che riguarda questo primo lotto si chiama rigenerazione urbana. Non è il sindaco che risponderà ma un funzionario che dice quello che è possibile e quello che non è possibile, comprese le misurazioni. Quello che ha fatto Fabio è una riflessione nei confronti dei progettisti che hanno preparato le pratiche, del Rup, dell'architetto Ughetto. I tecnici stessi che hanno ascoltato le dimostranze di Perri, hanno già preso atto di quello che ha chiesto e hanno fatto la risposta. All'interno della relazione leggerete ogni quesito legittimo che è stato posto alla pubblica amministrazione, che deve rispondere nei 60 giorni. In tempo rapido il dirigente ha predisposto la relazione che parla anche dell'analisi di ogni albero. Nelle tredici pagine troverete tutte le risposte" - fa sapere il sindaco di Vallecrosia Armando Biasi - "Bloccare un cantiere significa commettere un abuso d’ufficio. Per ciò che riguarda la sospensione dei lavori invocata nella petizione si ritiene opportuno precisare che in tutti i casi in cui ricorrono circostanze speciali che impediscono in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d'arte e che non siano prevedibili al momento della stipulazione del contratto, il direttore dei lavori può disporre la sospensione dell'esecuzione del contratto compilando il verbale di sospensione con l'indicazione delle motivazioni che hanno portato all'interruzione dei lavori nonché lo stato di avanzamento dei lavori la cui esecuzione rimarrà interrotta. La sospensione dei lavori non è un atto di indirizzo del consiglio comunale. La sospensione può essere disposta dal Rup per ragioni di necessità o di pubblico interesse tra cui l'interruzione dei finanziamenti per esigenze di finanzia pubblica disposta con atto motivato dell’amministrazione competente. L'esecutore può richiedere la risoluzione del contratto con costi del tutto ingiustificati per l'Amministrazione che si troverebbe a ricercare un nuovo operatore economico a cui affidare i lavori con gli stessi patti per non implicare un danno erariale. Vi è anche il rischio di perdere un importante finanziamento regionale, qualora non fossero rispettati i tempi indicati dal cronoprogramma concordato con la Regione Liguria per l'attuazione dell'intervento. Noi non possiamo modificare la procedura contrattuale e normativa".

"E' stato un consiglio comunale positivamente partecipato e pieno di contenuti- commenta Biasi al termine del consiglio comunale - "Quello che posso dire con estrema gioia, da sindaco, è che Vallecrosia è una città viva dove il cittadino ha voglia di essere presente, ha voglia di partecipare e di avere informazioni e finalmente, alla presenza di tanti cittadini, è stata fatta chiarezza. Gli alberi abbattuti saranno ripiantumati lungo tutta via Don Bosco con tredici alberi in più, rispetto a quelli che vengono tagliati, con essenze di terzo livello, che vuol dire almeno per due metri e dieci. Stiamo parlando di lotti funzionali per cui abbiamo detto ai cittadini che non possono essere fomentati ora che siamo in corso di cantiere. Devono vedere le opere terminate. Ci saranno quaranta posti auto in più rispetto al 2018 quando sono diventato sindaco. Ci saranno marciapiedi nuovi, ci sarà una pista ciclabile nuova e questo lo chiamiamo il primo lotto funzionale di quello che sarà nei prossimi anni la grande potenzialità di collegare una pista ciclabile dalla passeggiata a mare fino al centro storico. Approfitteremo dei bandi del Pnrr per completare fondamentalmente quello che è un percorso. E’ giusto condividere una serata insieme per parlare del bene comune“ - conclude il sindaco. 

"Si è data voce ai cittadini, che era la cosa più importante da fare in un consiglio comunale" - sottolinea alla fine della seduta il consigliere Fabio Perri, che ha ritirato l'interpellanza riguardante i cartelli stradali in via Roma, con richiesta di risposta scritta, per dare più spazio all'ultimo punto all'ordine del giorno - "E' stato accurato che il progetto di riqualificazione in via Don Bosco comporta una serie di problematiche che riguardano le misure. Quelle indicate nel progetto non corrispondono al vero e il rilievo, che era stato rifatto al momento in cui doveva essere fatto il progetto, non era conforme a quello che era scritto nel progetto stesso. E' una situazione davvero drammatica perché ci sono tanti cittadini che soffrano il problema della sicurezza. Ci sono diversi commercianti che rischiano di avere dei gravi problemi. Ci sono anche problematiche dovute alla viabilità e alla sicurezza: la pista ciclabile della larghezza di un metro a doppio senso con una strada praticamente adiacente e una corsia che è stata ridotta del suo spazio. Non possiamo accettare una cosa di questo tipo e una riqualificazione di questa natura. Oltre 600 persone hanno detto no a questo modo di progettare. Il sindaco lo ringraziamo per aver respinto qualsiasi tipo di iniziativa popolare puntando solo sulla parte tecnica e sul fatto che politicamente l'Amministrazione non c'entra nulla".

Elisa Colli

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