"La decisione di revocare la fiducia al Sindaco non è chiaramente stata presa a cuor leggero. È il risultato di un percorso che arriva da lontano, maturato di fronte a una gestione amministrativa che ha mostrato evidenti limiti sul piano del dialogo e della capacità di tenere unita la comunità sia politica che cittadina" - dicono i consiglieri comunali Marzia Baldassarre, Barbara Bonavia, Massimiliano Di Vito, Mauro Bozzarelli, Massimiliano Bassi, Fulvio Debenedetti, Giuseppe Trucchi, Alessandro Albanese e Sara Piantoni che questa mattina hanno firmato la sfiducia al sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito.
"Il rapporto tra Sindaco e Consiglio Comunale si è interrotto ieri con le dimissioni irrevocabili rese dal sindaco stesso e notificate a tutti gli organi competenti nonché agli stessi consiglieri. Pertanto, quel rapporto risulta irrimediabilmente compromesso" - sottolineano congiuntamente - "La scelta di sottoscrivere la sfiducia e le dimissioni contestuali è un atto di responsabilità verso la città stessa, non contro qualcuno. E’ arrivato il momento del rispetto, della chiarezza e del senso delle istituzioni".
"Non mi è stato permesso di lavorare per migliorare la mia città" - dichiara Barbara Bonavia.
"La decisione di firmare le dimissioni davanti a un notaio sarebbe maturata come diretta conseguenza del crescente malumore, che si è progressivamente diffuso intorno all’operato dell’ex sindaco" - afferma Mauro Bozzarelli.
"Il nostro gesto non è stato compiuto a cuor leggero ma non potevamo restare spettatori immobili di fronte a una città che lentamente si spegne" - specifica Alessandro Albanese - "Serrande abbassate e strade vuote non possono diventare la nostra cartolina di Natale. Credo che la nostra città meriti di più. Metterò tutto il mio impegno futuro perché possa tornare a essere più viva e forte di prima".
"Il sindaco aveva ormai perso la sua maggioranza. E' stato palese nell'ultimo consiglio comunale e soprattutto dopo che ha tolto le deleghe all'assessore Baldassarre senza confrontarsi con i partiti. Quando si amministra bisogna sedersi a un tavolo, confrontarsi con gli altri e poi si assumono le decisioni tutti insieme" - dice Massimiliano Bassi - "Non potevamo andare in consiglio comunale con un sindaco dimissionario. Dopo le dimissioni del sindaco, come minoranza, non potevano non fare nulla, abbiamo fatto solo quello che fa un'opposizione. Bordighera deve risorgere ed essere la città che merita".
"Hanno speso in grandi opere una bella quantità di soldi pubblici facendo, però, anche lavori malfatti, come la piazza della stazione nella passata amministrazione, il primo tratto della passeggiata a mare in quali condizioni è adesso, ci sono stati un sacco di problemi nella pineta, il Palazzo del Parco è stato monetizzato ma è ancora lì come è da anni e non so quando lo rifaremo, sono due anni che devono riaprire villa Regina, sono due anni e mezzo che la scuola è bruciata ed è ancora in quelle condizioni. A livello di lavori pubblici ci sarebbe tanto da dire" - aggiunge Fulvio Debenedetti - "La città è in un periodo di crisi economica e commerciale molto pesante. Le strade sono, infatti, vuote, la gente non arriva. Bisogna essere bravi a riportare la gente a Bordighera. La città ha una capacità culturale, storica e delle tradizioni, anche a livello enogastronomico, che potrebbe benissimo fare un evento importante ogni mese, come era una volta. Abbiamo visto la programmazione della stagione estiva passata, a parte quelle quattro-cinque manifestazioni di nicchia che erano state create dalla nostra amministrazione precedente, e che fortuna non hanno affossato, non hanno mai inventato nulla anche e specialmente nei periodi fuori stagione. Sicuramente il sindaco ha vinto per pochi voti su di noi e non ha avuto, secondo me, l'intelligenza politica di riavvicinare i cittadini e il risultato si vede. Ora lo scollamento lo ha avuto anche con le persone che aveva intorno in maggioranza e così era arrivato il momento di chiudere questa parentesi. Speriamo che la prossima amministrazione riesca a rilanciare la città perché Bordighera lo merita".
“In questo momento di difficile transizione per la nostra città di Bordighera vorrei dire poche parole. Per otto anni ho svolto una opposizione energica ma sempre rispettosa delle persone,dedicata a temi di interesse generale e spesso propositiva”. Sono le parole di Giuseppe Trucchi, ex consigliere di opposizione a Bordighera e tra i nove firmatari della sfiducia al sindaco Ingenito. “Quasi mai – prosegue - le mie osservazioni sono state tenute in considerazione. A partire dalla richiesta di un concorso di idee per la passeggiata a mare sino alla ripetuta proposta di investire sulla scuola di via Napoli tutti i fondi necessari per la ricostruzione. Poichè sento esprimere preoccupazioni per il nostro Ospedale Saint Charles mi piace sottolineare che ho sempre dedicato una grande attenzione a questo tema partendo dalla premessa che il finanziamento originariamente previsto per la gestione era assolutamente insufficiente”. “Ad oggi, grazie anche alle mie assillanti insistenze – termina Trucchi - il finanziamento regionale è molto aumentato. Persistono alcuni problemi che spero saranno risolti. Ora bisogna creare le condizioni per una nuova amministrazione comunale che parli con i cittadini e che dimostri mentalità aperta e per quanto possibile collaborativa con le forze di minoranza. Quello che a me non è stato concesso”.














