Un gemellaggio nel segno dell’arte, dell’umorismo e della cultura. È quello che si consolida tra Sanremo e Montecarlo, grazie all’incontro con Ezio Greggio, che aprirà la stagione teatrale del Casinò di Sanremo con uno spettacolo dal titolo Una vita sullo schermo. 40 anni di TV cinema e storia italiana. Nell'occasione è stato anche presentato il progetto di collaborazione tra la citta del Gran Premio e la città dei fiori per il Montecarlo Film Festival de la Comédie, giunto alla sua 22sima edizione. Fondato dallo stesso Greggio nel 2001 insiema a Mario Monicelli, è un festival internazionale dedicato alla commedia cinematografica. La manifestazione, che si svolge ogni anno al Grimaldi Forum di Monaco, ha come obiettivo la promozione e la valorizzazione del genere comico nel cinema, valorizzando registi come Peter Bogdanovic. Nel 2025 il festival celebrerà la sua 22ª edizione, in programma dal 12 al 15 novembre.
A introdurre l’evento è stato il presidente del Casinò Giuseppe Di Meco, che ha accolto con entusiasmo la presenza del noto conduttore e attore: “Siamo onorati di avere qui presente Ezio Greggio. Questa sera sarà uno spettacolo da non perdere, visto che col suo stile sarcastico e arguto saprà sicuramente intrattenere. E ancora di più quando sarà presente in occasione del festival della commedia di Montecarlo, il che sarà molto importante". Una delle serate della rassegna infatti (quella del 13 novembre) sarà ospitata al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, con tanto di red carpet, cerimonia di premiazione e cena di gala. Successivamente, sarà Sanremo a ricambiare l’ospitalità con una partecipazione ufficiale a Montecarlo nella serata conclusiva.
Anche Alessandro Sindoni, assessore al turismo di Sanremo, ha voluto ringraziare i protagonisti della serata, sottolineando il valore culturale dell’iniziativa: “Oltre a Ezio ci tengo a ringraziare anche Fulvio Gazzola, sindaco di Dolceacqua. Questo evento ci permetterà di legare il Festival di Montecarlo con Sanremo, che sarà immagino un successo e, se dovessi avere ragione, potrebbe essere preludio di una collaborazione importante. Apriamo così la stagione teatrale del Casinò e credo un inizio migliore non lo potessimo dare per una stagione teatrale bellissima”.
Greggio ha quindi ricordato con emozione i legami che da anni uniscono la Riviera ligure al Principato: “Tra Montecarlo e la Liguria c’è un grande legame, che io sento fortemente vivendo a Montecarlo.*Quando è nata l’opportunità di spostarsi anche qui col Montecarlo Film Festival, l’abbiamo colta subito. Era una cosa a cui stavamo pensando da tempo, facendo un po' come il giro d'Italia, delocalizzando e creando anche interesse. E' poi indubbio che il Montecarlo Film Festival abbia molta presenza dalla Liguria, partecipando anche come giuria popolare. Ringrazio il Comune e il Casinò per aver pensato a questo gemellaggio”.
Appuntamento quindi a giovedì 13 novembre per quando Montecarlo si trasferirà a Sanremo. L'occasione servirà a raccontare la storia della rassegna, con aneddoti e curiosità, in una serata al casinò che per l'occasione sarà aperto gratuitamente al pubblico (previa prenotazione disponibile fino a esaurimento posti). Greggio ha inoltre annunciato che il 15 novembre metterà a disposizione alcune decine di biglietti gratuiti per Sanremo, con la richiesta di destinarli a famiglie in difficoltà, “così da offrire loro una serata diversa e piacevole”.
Parlando del cambiamento dei media (argomento del suo spettacolo di oggi), Greggio ha riflettuto sull’evoluzione della televisione: “La TV cambia, come tutte le cose. Deve essere lo specchio della società. A rispondere è sempre il pubblico, con il modo in cui guarda e si rapporta ai contenuti. Senza dimenticare che rispetto a 40 anni fa il mondo è cambiato: io ho fatto diverse cose nella mia carriera, realizzato diversi prodotti e sono felice di questi lavori, tra cui Infelici e contenti girato anche qui . CI sono film che hanno 30 anni che continuano a girare, non erano prodotti fini a se stessi, ma che ancora oggi offrono una memoria visiva: penso anche a Lockdown all'italiana, che racconta un periodo che abbiamo vissuto e che forse sarebbe andato dimenticato in questo aspetto".
E, con la consueta ironia, ha aggiunto qualche battuta su Sanremo: “Il Festival? È giusto che resti a Sanremo, essendo nato qui Sarebbe come dire al Papa di spostarsi da Roma. Di cosa avrebbe bisogno la città a livello turistico? Di avere me e Iacchetti come conduttori del Festival!”
E a chiudere, anche una battuta su un suo grande amore, la Juventus: “Spalletti alla Juve? Credo che se riesce a risollevare la squadra gli andrebbe fatta una statua, sarebbe un miracolo. Speriamo bene, è un uomo di grande esperienza e penso che meglio di lui non si potesse trovare nessun allenatore. Credo poi che Tudor sia stato un po' sfortunato e magari la squadra non lo ha seguito in toto. Credo invece che Spalletti sarà più ascoltato. Comunque forza Juve, ora e sempre".




















