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Politica | 25 giugno 2020, 21:40

Ventimiglia: in consiglio la Lega ritira la mozione sull’ordinanza per l’orario dei locali, ma il sindaco Scullino attacca “Inaccettabile”

“Sono qui dall’89 e non ricordo una mozione presentata dal presidente del consiglio comunale che la ritiene anche urgente” ha dichiarato il sindaco rivolgendosi al presidente Spinosi

Il consiglio comunale di questa sera

Il consiglio comunale di questa sera

Dopo una giornata a dir poco movimentata tra le fila della maggioranza, questa sera il consiglio comunale di Ventimiglia è stato chiamato ad affrontare la delicata questione dell’ordinanza firmata dal sindaco Gaetano Scullino per la limitazione degli orari dei locali pubblici. Un documento che ha fatto tanto discutere in città, arrivando anche a creare frizioni all’interno della maggioranza.

Dopo la verifica da parte del presidente del consiglio comunale, Andrea Spinosi, in merito alla correttezza sulla discussione di una simile mozione (che lui stesso ha definito “urgente”) e a seguito di cinque minuti di sospensione, il gruppo della Lega ha trasformato la mozione in ordine del giorno, senza però incontrare il favore del primo cittadino.

Il sindaco Gaetano Scullino ha dapprima esposto le motivazioni dell’ordinanza: “Ho firmato questa ordinanza dieci giorni fa caldeggiato dalle forze dell’ordine perché mi è stato riferito che purtroppo dopo la timida riapertura di circa un mese fa l’intelligenza organizzativa della logica imprenditoriale si manifestava con una certa assenza. In molti locali, quasi tutti, le distanze interpersonali erano in totale assenza. L’emergenza non è finita. Sono molto preoccupato come ufficiale di governo che ha la responsabilità anche della sanità pubblica. Ci stiamo privando di circa 120 posti auto per permettere agli esercizi di ingrandire i loro dehors. Sono preoccupato. In questo momento c’è un po’ di rilassatezza specie nelle ore notturne e le forze dell’ordine mi hanno chiesto di prendere rimedio con un’ordinanza ‘ponte’ a tempo, per controllare meglio il territorio, andare a individuare i trasgressori in modo che le forze dell’ordine possano concentrarsi di più sulla questione dei nuovi arrivi di migranti. Ho fatto un’ordinanza solo per rispondere puntualmente alle preoccupazioni mie e delle forze dell’ordine, è una competenza e una responsabilità del sindaco. Appena ho firmato l’ordinanza i partiti della coalizione hanno avuto opinioni diverse, ma ho ribadito che si tratta di un’ordinanza ponte su sollecitazione delle forze dell’ordine e ho chiesto di aspettare fine mese per rivederla. Il 1° luglio ci sarà una nuova ordinanza, tenendo presente di chi non rispetta le regole e delle zone che vedono maggiore presenza delle forze dell’ordine”. 

Scullino ha poi puntato il dito contro la Lega: “Non c’è stata nessuna intenzione di scavalcare la politica, è stata un’ordinanza urgente. Da una mozione a consegnare un ordine del giorno la situazione è uguale a prima, è inaccettabile come prima. Il consiglio comunale non può impegnare il sindaco su una questione che è sua esclusiva competenza. Confermo che l’ordinanza sarà rivisitata, ma vedo che nonostante il dialogo e gli accordi mi rendo conto che non è sufficiente, ma allora ditemi con chi devo parlare. Sono qui dall’89 e non mi ricordo una mozione presentata dal presidente del consiglio che la ritiene anche urgente, di solito le mozioni sono compito della minoranza, ma che la faccia la mia maggioranza con il presidente del consiglio e che la reputi urgente mi domando che senso ha. In che modo ci confrontiamo? Dopo avervi detto che è un’ordinanza ‘ponte’ che dura quattro giorni e che siamo disposti ad ascoltare tutte le logiche si cambia dalla mozione all’ordine del giorno. In qualità di sindaco devo dire che non reputo questo ordine del giorno accoglibile, chiedo al capogruppo e ai dirigenti del partito di farsi carico di un ragionamento logico. Ho capito benissimo che alcuni consiglieri di un partito alleato non hanno preso di buon occhio un’ordinanza, ma quando il sindaco vi dice che il 30 ci vedremo per modificare quello che è modificabile, vuol dire che non avete fiducia nell’impegno del vostro sindaco. Chiedo il ritiro di questo ordine del giorno, qualora si ritenga di andare avanti, siccome non voglio votare contro un partito della mia maggioranza perché ho un certo rispetto, preferisco abbandonare l’aula”.

Dopo l’intervento del sindaco, Marcello Bevilacqua (Lega) ha annunciato il ritiro dell’ordine del giorno precisando “lo abbiamo presentato perché non siamo stati coinvolti”.

Anche i consiglieri di opposizione hanno presentato una mozione sullo stesso argomento, ma il documento non è stato discusso per via di un aspetto del regolamento del consiglio esposto dal presidente Andrea Spinosi e che ha scatenato il dissenso tra i banchi della minoranza.
Dopo una accesa discussione la seduta si è chiusa prima delle 22. All'inizio della prossima settimana è stato programmato un nuovo incontro tra l'amministrazione e le categorie per discutere dell'ordinanza e della sua evoluzione.

Pietro Zampedroni

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