La caccia alle streghe al centro dell'incontro andato in scena sabato pomeriggio nel salone polivalente di Sant'Agostino, in piazza Bassi, a Ventimiglia. Il professor Daniele Zucconi, docente universitario e storico, ha, infatti, illustrato ai presenti il suo ultimo libro: "Nessuna di voi è innocente. Gli uomini impegnati nella follia della caccia alle streghe, il rogo che arde dal XIV al XVII secolo. La Chiesa protagonista".
"La follia delle cacce alle streghe si protrae per oltre tre secoli, dal XIV al XVII; sotto il profilo della procedura penale, quei secoli vedono un costante, progressivo, inesorabile passaggio da un sistema accusatorio, in cui la difesa, per diritto naturale, è riconosciuta e accettata, a un puro sistema inquisitorio nel quale le indagini, le prospettazioni degli inquisitori derivanti da esse, le impostazioni dei giudici non faranno che produrre sentenze già preconfezionate" - fa sapere Daniele Zucconi - "Una voce quasi solitaria si leverà in quei tempi a denunciare quello che si stava rivelando nelle sue terre come un delirio collettivo che stava provocando migliaia e migliaia di vittime innocenti. La voce di un gesuita, il docente universitario Friedrich von Spee, che con argomentazioni giuridiche, a rischio non solo della propria carriera accademica ma pure della sua stessa vita, tenterà di far emergere le storture e le nefandezze di un sistema ormai totalmente fuori controllo".
La conferenza rientrava tra gli 'Incontri della Voce' proposti su iniziativa de La Voce Intemelia e della Cumpagnia d'i Ventemigliusi. "Si tratta della terza conferenza, dopo quelle sul 'Viaggio nel mondo dei balestrieri e della peste nel 1300' e sulle 'Donne protagoniste nel Medioevo, Trotula de Ruggiero, Matilde de Canossa, Caterina da Siena e Beatrice di Tenda', con il professor Zucconi" - ricorda Dario Canavese che ha proposto l'incontro - "Questa volta tratta di un fenomeno che ha attraversato l'Europa, soprattutto continentale, per più secoli prima di spegnersi agli albori dell'Illuminismo: la caccia alle streghe".





































