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Attualità | 27 ottobre 2025, 12:14

Sanremo, l’eredità del Tenco 2025: “Non una via o una piazza, ma un museo per Amilcare Rambaldi”

Dal cuore del Tenco nasce una proposta che profuma di futuro: trasformare il ricordo di Rambaldi in un luogo vivo, dove la musica continui a raccontare la libertà

Sanremo, l’eredità del Tenco 2025: “Non una via o una piazza, ma un museo per Amilcare Rambaldi”

Cosa ci lascia in eredità il Tenco 2025? Non solo una rassegna intensa e coraggiosa, capace di intrecciare memoria e resistenza, ma anche un messaggio che va oltre la musica: il ritorno al centro della figura di Amilcare Rambaldi, il “visionario gentile” che nel 1974 fondò il Club Tenco, dando vita a un movimento culturale che avrebbe cambiato per sempre la storia della canzone d’autore italiana.

Durante la settimana del Tenco, il suo nome ha risuonato più volte, tra la sede storica e il Teatro Ariston, dove si sono alternati artisti di generazioni diverse. La scopertura della targa commemorativa davanti alla sede del Club, avvenuta proprio all’apertura della rassegna, ha segnato un momento simbolico: un modo per riportare Rambaldi nella sua città, nel luogo da cui tutto è iniziato. Ma soprattutto per chiedersi come ricordarlo, oggi, in modo degno e duraturo.

“Non una piazza o una via, intitolategli un museo”. Questa frase, pronunciata più volte nei corridoi del Club e nei vicoli sanremesi nei giorni scorsi, sintetizza un sentimento comune. A rilanciarla con forza è stato Luciano Barbieri, legato a Rambaldi da una lunga amicizia e autore di un libro dedicato alla sua figura. “Conservatorio, museo… lo scrivo per il sindaco – ha detto Barbieri –. Una via o una piazza a me non piacerebbe. Qualcosa che abbia a che fare con la musica, lo consiglio al sindaco.”

Un appello raccolto anche dal direttore artistico Sergio Secondiano Sacchi, che ha voluto ricordare il valore di Rambaldi come punto di riferimento per la cultura italiana: “La città dedichi qualcosa di pubblico ad Amilcare Rambaldi – ha dichiarato –. Sono sicuro che questa amministrazione lo farà.”

E, in effetti, il segnale è arrivato. Il sindaco Alessandro Mager, intervenuto nel giorno dell’inaugurazione della targa, ha confermato l’intenzione di dare seguito a questo desiderio condiviso. “Da quando ci siamo insediati abbiamo mantenuto un dialogo molto aperto con il Tenco – ha spiegato –. Crediamo nel valore culturale del Club e accogliamo con favore questo intimo desiderio, che ci pare in linea con quello che Amilcare rappresenta per questa città.”

Un dialogo che, dopo questa edizione, sembra pronto a concretizzarsi. Il Tenco 2025, infatti, non è stato solo musica e riflessione: è stato anche il momento in cui Sanremo ha ritrovato la sua radice più autentica, quella di una città che non vive solo di Festival, ma anche di memoria, cultura e libertà di pensiero.

E così, nel nome di Amilcare Rambaldi, Sanremo guarda avanti. Forse presto non solo con una targa o una dedica simbolica, ma con un vero e proprio luogo della memoria: un museo o un centro della canzone d’autore che racconti, una volta per tutte, la storia di chi fece della musica un atto di resistenza e di poesia.

Andrea Musacchio

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