Torna a far discutere la situazione del verde urbano nella città di Sanremo: questa volta l'oggetto dello scalpore per gli ambientalisti è la decisione del Servizio Ambiente, Verde, Centri Storici e Floricoltura del Comune di Sanremo di procedere all’abbattimento di un pino ultracinquantenne in via Giusti. La misura, adottata in seguito a una perizia agronomica, ha suscitato forti perplessità tra i cittadini e gli ambientalisti, in quanto l’albero, secondo quanto riportato, si trovava in buone condizioni di salute.
Nella relazione tecnica, a quanto parrebbe, non risulterebbero infatti patologie o criticità tali da giustificare l’eliminazione della pianta. A far propendere per l’abbattimento sarebbero state motivazioni quali la caduta di aghi di pino sui tetti, la presenza di escrementi di uccelli nidificanti e il generico rischio di caduta dell’albero. Nonostante la segnalazione del PAT (Presidio Ambientale Territoriale) ai Carabinieri Forestali, l’intervento è stato portato a termine
"È come sostenere – commenta Rinaldo Sartore, attivista ambientale, per niente convinto dalle spiegazioni – che, poiché un’auto può essere pericolosa, bisognerebbe demolire tutte le vetture". Sartore sottolinea inoltre come esistano soluzioni tecniche semplici e poco invasive per risolvere i disagi, come l’installazione di reti protettive sulle grondaie o filtri sui pluviali". A destare ulteriori critiche è anche la scelta della pianta sostitutiva: un carrubo (Ceratonia siliqua) con tronco di almeno 30 centimetri di diametro a un metro dal colletto. "Si tratta di una sostituzione che non restituisce né il valore paesaggistico né quello ambientale del pino abbattuto", osserva Sartore, per cui l’episodio rappresenta "una deriva culturale preoccupante, un segno di crescente disaffezione verso il verde pubblico e di perdita del senso estetico e ambientale".
L’attivista denuncia inoltre episodi di vandalismo ambientale in altre zone della città: "In via Nino Bixio, via Barabino e via Padre Semeria alcuni pini sono stati avvelenati con sostanze tossiche e stanno lentamente morendo". "Il patrimonio arboreo cittadino – conclude Sartore – va rispettato, curato e incrementato. Gli alberi non sono un fastidio, ma una risorsa preziosa per la nostra salute e per la qualità della vita urbana".














