"Tre pennellate, onde e fragorosi silenzi" di Claudio Marciano in mostra a Bordighera. In occasione dell'apertura dell'hotel Riviera Bel Soggiorno sabato 21 giugno alle 18 verrà inaugurata la mostra a cura della Fondazione Atm.
"Gli ospiti della serata saranno la soprana Claudia Sasso, il cantautore Massimo Schiavon e il maestro Christophe Laurenti, chitarrista francese" - fa sapere l'artista Claudio Marciano - "Sono, inoltre, previsti i saluti del sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito. Seguirà, poi, un aperitivo in piscina. L'esposizione durerà per tutto il periodo estivo con in programma anche altre esibizioni teatrali e musicali a sorpresa".
"Siamo entusiasti di presentarvi una collezione di opere d'arte che testimoniano un viaggio nei paesaggi interiori dell'autore ispirati dalla sua terra ligure" - dice il presidente della Fondazione Atm Francesco Viola - "Ringrazio Claudio Marciano, pittore e scultore, per celebrare insieme a noi, con alcune delle sue opere più rappresentative, l'inizio di una nuova vita della struttura alberghiera di Fondazione ATM che è stata per decenni il punto di riferimento delle vacanze al mare dei tranvieri milanesi come 'Casa per ferie' ed è tuttora parte integrante della storia di A.T.M. - Azienda Trasporti Milanesi. Il prestigioso complesso alberghiero, progettato dall'architetto De Carlo e situato sulle pendici montane che sovrastano Bordighera, si apre ora al territorio e da casa per ferie diventa Hotel Riviera Belsoggiorno. Vi invitiamo a vivere questa esperienza artistica, a scoprire il potere delle immagini, a lasciarvi trasportare dalla creatività augurandoci che questo luogo possa offrire a tutti uno spazio di esplorazione culturale, sensoriale e di condivisione".
"L'acqua non è mai solo acqua. Il mare non è mai solo mare. E' nutrimento, orizzonte e abisso, viaggio, riposo e naufragio, calma e tempesta. In queste tele, il paesaggio marino si rivela come spazio interiore: luogo di contemplazione, memoria e turbamento" - sottolinea l'antropologo Massimiliano Santoro - "Le opere raccolte in questa mostra, realizzate da Claudio Marciano, non cercano la fedeltà fotografica ma la verità emotiva dell'acqua in movimento. Le onde non si lasciano contenere: affiorano dense, materiche e vive. Sono creste che si alzano e si frantumano, che accolgono e respingono, come i pensieri che ci abitano. Marciano ci invita allora a entrare in paesaggi che non sono solo luoghi ma stati d'animo. L'acqua è protagonista: non solo come elemento naturale ma come vibrazione, riflesso, soglia. I suoi quadri sembrano respirare. Si muovono lentamente, come una corrente che attraversa pensieri, ricordi e visioni. Ci sono canneti che sembrano dita, cieli che sfumano in promesse, argini che parlano di attese, onde potenti che ci fanno tremare per la maestosa bellezza. La natura, qui, non è mai ferma: è tensione, è moto interno, è una voce che chiama da lontano. Non c'è bisogno di spiegare o capire. Basta lasciarsi attraversare. Esporre questi paesaggi marini a Bordighera, in un luogo che ha fatto del confine la propria identità, significa anche interrogarsi sul limite: tra quiete e fuia, tra visibile e invisibile, tra identità e alterità. Queste opere, esposte alla Fondazione Atm, ci chiedono una sola cosa: di fermarci e di ascoltare il silenzio, affacciati alle finestre sul mare del nostro Hotel Riviera".
"La serie di Paesaggi segna un cambio di passo nella poetica visuale di Claudio Marciano" - sottolinea la storica dell'arte Valentina Silvia Zunino - "Sospesa l'indagine sull'umanità, l'artista focalizza la sua attenzione sull'uomo-Claudio, mostrandoci come in un caleidoscopio le complesse sfaccettature dei suoi stati d'animo che egli traduce sulla tela in paesaggi-o meglio passaggi cromatici. Il dato oggettivo all'elemento vegetale o ambientale, sia esso filo d'erba, onda o canneto, trasfigurato in una dimensione di altrove pensoso dall'atmosfera brumosa in cui è emerso, appare pura forma e non sostanza della rappresentazione. A noi è lanciata la sfida di seguire il percorso emotivo dell'artista, seguendo i fili sottili che egli traccia celati tra i campi e i ciottoli".
















