Elezioni 2018: dalle politiche alle comunali di Imperia, ecco i possibili scenari per le prossime Amministrative

Il risultato delle urne alle elezioni politiche a Imperia va letto anche in considerazione della prossima tornata elettorale, quella che vedrà i cittadini eleggere il nuovo Sindaco. Il dato che emerge all’interno del centrodestra è quello della vittoria del cosiddetto “Modello Toti”, con una prevalenza della Lega che in città, così come in tutta la provincia, segue l’andamento nazionale che vede il Carroccio primo partito della coalizione.

Ciò apre a due differenti analisi del voto all’interno di Forza Italia. Il coordinatore provinciale e assessore regionale Marco Scajola, come ha dichiarato al nostro giornale, (Leggi QUI) sottolinea l’importanza del centrodestra unito, non badando alla migrazione di voti verso la Lega, mentre suo zio, l’ex Ministro Claudio Scajola, sempre a Sanremo News (Leggi QUI) ha parlato di fine della seconda Repubblica, sottolineando il fatto che Forza Italia sia ai minimi storici in provincia. Claudio Scajola, in contrasto con la guida regionale di Forza Italia, di recente ha annunciato ufficialmente l’intenzione di candidarsi a Sindaco, annuncio che però non è stato accolto favorevolmente dal governatore della Liguria Giovanni Toti e dallo stesso nipote Marco. La capacità del centrodestra di trovare una sintesi tra le posizioni al momento così contrastanti sarà probabilmente decisiva per la vittoria alle comunali.

Ad attendere l’esito della diatriba nel centrodestra il Partito Democratico, reduce da una sconfitta bruciante, (per commentarla proviamo da ieri sera invano a metterci in contatto con il segretario provinciale e candidato al Senato Pietro Mannoni ndr) che nonostante le smentite ufficiali di appoggio a un’eventuale candidatura “civica”, quindi fuori da Forza Italia di Claudio Scajola, in realtà non esclude un appoggio a un candidato espressione dell’ex Ministro, in caso di un suo passo indietro. Le alternative al momento non offrono scenari esaltanti per i Dem. Nei mesi scorsi era stata avanzata l’ipotesi di una candidatura dell’imprenditore Lucio Carli, subito tramontata. In alternativa si fanno i nomi dell’ex Assessore al Bilancio Fabrizio Risso o della capogruppo in Consiglio Comunale Gianfranca Mezzera, moglie di Fulvio Vassallo, esponente storico del Pd imperiese.

Dopo il voto di ieri, il primo partito è il Movimento 5 Stelle che a Imperia sia alla Camera che al Senato sfiora il 30%, soglia che superò alle politiche del 2013. Il risultato però non fu confermato alcuni mesi dopo, quando alle amministrative il M5S che schierava il candidato Sindaco Antonio Russo, si fermò all'8%, anche a causa della spaccatura dei meetup. Oggi coloro che furono messi alla porta, in particolare Marco Magaglio per la sua appartenenza al Rotary Club, sono stati incaricati dalla referente regionale Alice Salvatore di formare una lista con un candidato Sindaco che possa contrastare le altre forze in campo. Per ora, Magaglio, insieme a Giorgio Benedetti, un altro che nel 2013 fu allontanato, e altri attivisti ha fondato il gruppo “Imperia in Movimento”.

Oltre a Scajola, chi ha annunciato ufficialmente la propria candidatura è il Sindaco uscente Carlo Capacci, il quale secondo alcuni all’ultimo si ritirerà dalla corsa, magari per ripiegare sulla poltrona di presidente di Go Imperia. Al momento però il Sindaco è un candidato certo. Il suo annuncio è arrivato prima di quello di Scajola e da allora non sembra aver cambiato idea.

A sinistra Liberi e Uguali si prepara alla formazione di una lista che potrebbe vedere candidato Sindaco l’avvocato Mario Giribaldi, in corsa alle politiche per un posto alla Camera.

(Sotto tutte le notizie sulle elezioni)