Si è svolto ieri, presso la sede dell’Università della terza età di Sanremo, l’incontro con il professore Cesare de Paolis. Si è svolta così la terza lezione di guida all’ascolto della musica sinfonica operistica, focalizzata sulle ‘Nozze di Figaro’ di W.A. Mozart.
All’età di ventinove anni Mozart si recò presso il librettista Lorenzo da Ponte con una copia del “Mariage de Figaro” di Beaumarchais, autore della trilogia del Barbiere di Siviglia, chiedendogli di riadattarla per l’opera che stava componendo. Da Ponte la tradusse in italiano e rimosse tutti gli elementi di satira politica presenti nell’intreccio.
Le “Nozze di Figaro” sono un dramma giocoso in quattro atti messo in scena per la prima volta il 1° maggio 1786 a Vienna per l’Imperatore Giuseppe II. Durante lo svolgimento della coinvolgente lezione il Prof. De Paolis ha mostrato all’interessato pubblico alcuni video tratti dalla versione televisiva dell’opera diretta dal M.o Nino Sanzogno nel 1956. L’opera si apre con due giovani promessi sposi, Susanna e Figaro, che si preparano al matrimonio che si sarebbe svolto lo stesso pomeriggio nel palazzo del Conte d’Almamiva. Susanna intuisce per prima che il Conte intende rivendicare nei suoi confronti lo “ius primae noctis” che lui stesso aveva abolito. Da qui si snoda una vicenda caratterizzata da una serie di imprevedibili equivoci e inganni orditi dai vari protagonisti gli uni ai danni degli altri.
Svolge un ruolo essenziale il personaggio di Cherubino, interpretato da Dora Gatta. Cherubino è il paggio del Conte ed è un soprano “en travesti”, infatti era comune nel ‘700 affidare a una voce femminile un personaggio maschile perché era considerata più adatta a rappresentare determinate situazioni. Il paggio viene definito da Figaro “farfallone amoroso” in una delle arie più famose dell’opera: “Non più andrai farfallone amoroso”.
“Non più andrai, farfallone amoroso,
Notte e giorno d'intorno girando,
Delle belle turbando il riposo,
Narcisetto, Adoncino d'amor”
La commedia si conclude con la scoperta dei vari inganni e il perdono reciproco dei personaggi reso nell’aria “questo giorno di tormenti solo in amor e in allegria può terminar…”
Il vero protagonista delle “Nozze di Figaro” è l’amore, l’unica forza che domina l’uomo, l’unica cosa per cui si lotta e si soffre. Mozart lo considerava diritto inalienabile alla felicità; egli non ne ha potuto godere ma ne può beneficiare il pubblico ascoltando la sua musica.















