Era l'ospite più atteso e ne è valsa la pena. Ligabue ha acceso l'Ariston con la sua seconda apparizione festivaliera in 30 anni.
Ha aperto con "Le luci d'America", il nuovo singolo, per poi richiedere insistentemente una discesa dalla mitica scala dell'Ariston sulla quale si è presentato con tanto di chitarra gigante.
Con "Urlando contro il cielo" ricorda a tutti chi è, quel 're' che sa scherzare ma sa far impazzire un teatro storicamente freddo e poco partecipativo. Lo si attendeva da anni a Sanremo, stasera se ne è capito il motivo.
Con "Dio è morto" e con l'immancabile duetto con Claudio Baglioni omaggia Francesco Guccini, amico e compagno di viaggio.