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Attualità | 03 dicembre 2025, 07:15

Sanremo, stretta per il derby contro l’Imperia: stop a vendita e somministrazione di alcol e contenitori pericolosi

Misure straordinarie del Comune: stop agli alcolici e ai contenitori rigidi nelle aree intorno allo stadio per motivi di ordine pubblico

Poliziotti schierati davanti al Comunale di Sanremo per il derby dello scorso 15 gennaio

Poliziotti schierati davanti al Comunale di Sanremo per il derby dello scorso 15 gennaio

In vista del derby tra Sanremese e Imperia, in programma domenica 7 dicembre alle ore 15 allo Stadio Comunale, il Comune di Sanremo ha varato una specifica ordinanza che vieta la somministrazione e la vendita di alcolici e di qualsiasi bevanda in contenitori considerati potenzialmente pericolosi nelle aree limitrofe allo stadio e all’interno dell’impianto. La misura nasce su richiesta della Questura di Imperia per prevenire rischi legati all’ordine pubblico e alla sicurezza dei tifosi.

La decisione arriva mentre si attende di conoscere il destino della partita, in un clima già teso sul fronte sportivo e societario: nelle prossime ore a Imperia è prevista una conferenza stampa per chiarire il futuro del club neroazzurro. Nel frattempo, però, Palazzo Bellevue ha scelto di mettere in campo il “piano anti-derby”.

Il provvedimento, firmato dal sindaco Alessandro Mager, stabilisce il divieto assoluto di somministrazione di bevande alcoliche, comprese quelle con gradazione inferiore al 21 per cento, e il divieto di vendita di bevande in bottiglie di vetro, metallo o plastica dotate di tappo. Sarà consentito solo l’uso di bicchieri di carta o plastica.

Il divieto sarà in vigore da due ore prima della partita fino a un’ora dopo la conclusione del match, e riguarda cinque esercizi commerciali situati tra corso Mazzini, strada Tre Ponti e zona pista ciclabile, oltre ai punti di somministrazione presenti nello stadio.

L’ordinanza nasce da una nota formale della Questura che chiede misure preventive per evitare tensioni e garantire sicurezza, invitando a limitare tutti i prodotti che potrebbero essere utilizzati come oggetti atti ad offendere.

La violazione del provvedimento comporterà una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro e l’obbligo per gli esercenti di esporre l’ordinanza nei propri locali per informare gli utenti.

Andrea Musacchio

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