Per un giorno Sanremo è stata la capitale italiana degli studi metapolitici grazie al Simposio indetto dall’Istituto Internazionale di Metapolitica “Joseph de Maistre” e dall’Accademia della Pigna e tenutosi domenica scorsa presso il salone affrescato di Palazzo Roverizio.
Al mattino i lavori si sono aperti con la prolusione del Rettore dell’Istituto Michel Orcel, insigne intellettuale giunto da Nizza, dopodiché si sono alternati quattro relatori moderati da Sergio Castellino, già docente del Liceo Cassini e studioso sanremese di studi tradizionali. Il professore Silvio Berardi, docente di Storia delle Relazioni internazionali e di Storia dell’integrazione europea all’Università Nicolò Cusano, ha tenuto la sua comunicazione da remoto parlando dell’idea di Europa proposta dal Conte De Maistre, all’inizio dell’Ottocento, nella sua famosa opera “Du Pape”.
Giunto dalla Calabria, il secondo relatore è stato il professor Corrado Savasta, docente di Fondamenti di Storia antica e medievale all’Università Mediterranea di Reggio, il quale ha presentato la visione dei due poteri (autorità spirituale e potere temporale) così come esposta dal metafisico René Guénon un secolo più tardi. L’antropologo sanremese Alessio Bellini ha poi riportato l’attenzione su epoche molto più remote e particolarmente sulla concezione della Regalità sacra presso gli antichi Liguri, con riferimento alle testimonianze archeologiche e letterarie in nostro possesso. A concludere la mattinata è stato poi il dottor Luca Tenneriello del Dipartimento di Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma con un intervento dedicato al concetto di sovranità territoriali e sovraterritoriali nell’età moderna.
La sessione pomeridiana era dedicata alla declinazione locale e a testimonianze storiche che presentano Sanremo come una terra elettiva di monarchi e sede di eventi di risonanza mondiale. Con la moderazione di Vittorio Toesca Caldora di Castellazzo, consigliere comunale, ha preso la parola l’avvocato Luca Fucini, console onorario di Francia per la Provincia di Imperia, con una disamina dei rapporti conflittuali tra Genova e Sanremo culminati nella cosiddetta Rivoluzione dei sanremesi del 1753, peraltro (come notato da Fucini) anno di nascita dello stesso De Maistre.
Altri quattro relatori hanno rievocato le presenze imperiali in Riviera tra Otto e Novecento: Marina Moretti, esperta di cultura russa, ha parlato della Zarina Maria Aleksandrovna, Alberto Guglielmi Manzoni ha messo a confronto le vicende di Federico III Kaiser di Germania e di Elisabetta, detta Sissi, imperatrice d’Austria, Faris La Cola ha parlato del penultimo Scià di Persia della dinastia Kadjar in esilio a Sanremo, mentre Riccardo Mandelli si è dedicato all’ultimo Sultano dell’Impero ottomano, Maometto VI, anch’egli esiliato negli stessi anni in questa città.
A concludere la giornata è stata la presentazione in prima assoluta del documentario ideato e diretto da Roberto Pecchinino dedicato alla Conferenza di Pace di Sanremo del 1920, con una ricostruzione delle vicende che presero luogo nel Castello Devachan. Il salone era gremito di pubblico, interessato alle tematiche proposte, nonché rappresentanti di enti e associazioni come l’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario, il Club per l’Unesco, la Famija Sanremasca.
L’iniziativa è stata sostenuta dall’Assessorato alla Cultura del Comune e ha visto il coinvolgimento degli Alfieri di Castel Bajardo, degli Accademici della Pigna e dei membri dell’Istituto di Metapolitica arrivati da varie parti d’Italia.
Vivo compiacimento per la riuscita del convegno è stato espresso all’organizzatore Faris La Cola, segretario generale dell’Istituto, insieme ai suoi collaboratori Alessio Bellini e Robert Blinov. Dato l’interesse suscitato l’editrice Lo Studiolo ha preso in carico il progetto di raccogliere in un volume gli Atti del Simposio.




























