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Attualità | 13 ottobre 2025, 07:08

Sanremo e il diritto alla pace: dal Consiglio comunale alle piazze "Presidi e cortei per non spegnere i riflettori" (Foto)

Dal corteo di mercoledì scorso ai prossimi presidi e flash mob: dopo Imperia e Ventimiglia anche Sanremo scende in piazza per i diritti dei palestinesi, richiamando la delibera del 2006 che la riconosce “Città Internazionale per la Pace”

Dopo Imperia e Ventimiglia, anche Sanremo ha fatto sentire la propria voce a favore dei diritti del popolo palestinese. Nel tardo pomeriggio di mercoledì in tanti si sono radunati in corso Garibaldi per dare vita a un corteo che, man mano che attraversava le vie del centro, ha visto crescere la partecipazione fino a raggiungere le trecento-quattrocento presenze complessive.

Il corteo, a cui hanno preso parte numerosi ragazzi, famiglie con bambini nei passeggini, esponenti comunali, dell’Anpi e della Cgil, ha sfilato pacificamente lungo corso Garibaldi, via Ruffini, la pista ciclabile e fino a Pian di Nave. Bandiere palestinesi, striscioni, cori e canti hanno accompagnato la marcia, che si è distinta per la varietà dei messaggi lanciati: dal boicottaggio come “unica arma civile che abbiamo”, agli slogan contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, fino al motto scandito a più riprese “Sanremo sa da che parte stare”. Accanto a “Bella Ciao” si sono levati anche canti in arabo, a rimarcare l’unione simbolica tra popoli e generazioni diverse.

Tra gli organizzatori, Fabio Ormea ha sottolineato che la mobilitazione non si fermerà qui: “Secondo noi per tenere i riflettori puntati sulla Palestina bisognerà continuare a fare manifestazioni, flash mob, cortei, presidi e far conoscere il dramma di questo popolo, di questo paese”. La manifestazione di Sanremo arriva in un momento in cui anche le istituzioni locali hanno riaffermato la propria posizione. In consiglio comunale, la città ha riconosciuto lo Stato di Palestina, un passaggio che i partecipanti al corteo hanno ricordato collegandolo al titolo attribuito a Sanremo nel 2006 come “Città Internazionale per la Pace, la Nonviolenza e i Diritti Umani”. Per questo, hanno ribadito, “non poteva essere altrimenti”.

L’iniziativa, che segue quelle di Imperia e Ventimiglia, segna dunque un nuovo tassello di mobilitazione sul territorio ligure ponentino, con l’obiettivo – come ribadito dagli organizzatori – di trasformare la solidarietà espressa in piazza in un percorso continuo di impegno civile e politico.

Andrea Musacchio

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