C'è un percorso alternativo “ufficiale”, proposto dal Comune, per ovviare alla chiusura di via Duca d'Aosta (due mesi) scattata nel pomeriggio, a causa del cantiere per il rifacimento di un tratto del muro di sostegno gravemente lesionato dal movimento franoso dell'intero versante, in località La Vesca. E' una sorta di anello che sfrutta la presenza di due stradine pubbliche collinari, le quali si sviluppano fra case e campagne, per evitare il giro lungo attraverso Val d'Olivi da e per la frazione collinare.

L'imbocco della strada alternativa in salita vicino alla sede di Rivieracqua
L'idea (da perfezionare con una specifica ordinanza) è venuta all'assessore Massimo Donzella, di concerto con il servizio viabilità: “E' un percorso a senso unico creato per le esigenze contingenti – spiega – Si sale dalla rotabile prospiciente la sede Amaie (ora Rivieracqua), in via Armea, per sfociare all'altezza dell'ultima rampa della salita resa mitica dalla Milano-Sanremo, il tratto dove i ciclisti provano sempre lo scatto per staccare gli avversari in vista del traguardo. E, quindi, ci si può dirigere nelle due direzioni, in discesa o verso la frazione, per raggiungere le abitazioni. E per compiere il percorso inverso, in direzione Bussana, si deve imboccare strada Caravelli, che da piazza Libertà costeggia le scuole per terminare in discesa al confine nord del cimitero dell'Armea. In tal modo, per tutta la durata dei lavori necessari al rifacimento del muro all'imbocco di via Duca d'Aosta, soprattutto gli abitanti di Poggio hanno la possibilità di evitare un lungo giro alternativo, se devono spostarsi sul versante orientale del territorio. Il senso unico in forma di "circuito" si spiega con il fatto che si tratta di stradine strette e ripide, quindi per questioni di sicurezza”.
Ma c'è di più: “Abbiamo pensato anche agli utenti del trasporto pubblico, incontrando piena disponibilità nella Rt – aggiunge l'assessore – Il bus che copre i collegamenti con Poggio non gira all'altezza del santuario Madonna della Guardia, come si ipotizzava inizialmente non potendo percorrere via Duca d'Aosta fino allo sbocco sull'Aurelia, ma nel curvone a gomito lungo il tratto iniziale della strada, per garantire il servizio anche ai residenti delle numerose abitazioni dislocate nei primi due chilometri, pensiamo in particolare agli anziani. Sia in questo caso, sia per il percorso alternativo a senso unico, ci siamo confrontati con parecchi abitanti delle zone interessate, che hanno condiviso le conclusioni destinate ad alleviarne i disagi”.

La chiusura del versante in discesa
L'inizio dei lavori di rifacimento di un tratto di muro (12 metri) della salita per Poggio è slittato di qualche ora per consentire di completare il posizionamento di grossi cubi in cemento a protezione del muro lesionato di due proprietà private, in vista dell'utilizzo della carreggiata a monte dell'Aurelia in quel punto (inagibile da circa tre anni) quando si tratterà di scavare in quella a valle per installare la nuova tubazione del Roya (tre metri sotto l'asfalto) a cura di Rivieracqua. E il nuovo cantiere, affidato dal Comune (con appalto) all'impresa Silvano & C., s'inquadra nel maxi intervento di messa in sicurezza della “collina che frana”, località La Vesca, che sta impegnando soprattutto l'Anas con monumentali e costosissime opere di consolidamento. Ora l'orizzonte per la conclusione dell'intero piano, che include la nuova scogliera a protezione del piede del versante e la regimazione delle acque sotterranee (ultimo step), si è spostato sulla primavera 2026.

Cubi a protezione del muro lesionato e il muro comunale da ricostruire
















