Grande apprezzamento per l’evento intitolato “Il Mare dell’Utopia: Archetipo della Città Acquerellata” svolto nell'ultimo weekend al Porto Vecchio e nel Centro Storico di Sanremo. L’utopia di creare un ponte ideale tra Sanremo e Venezia è divenuta realtà. Un evento di particolare rilievo realizzato nell'ambito del Padiglione Italia alla 19. Mostra Internazionale di Architettura, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e curato da Guendalina Salimei con il progetto “TERRAE AQUAE. L’Italia e l’Intelligenza del Mare”. L’organizzazione a cura di FabbrichiAmOrizzonti - Laboratorio Urbano_Umano di Azioni Materiali_Immateriali ha previsto un percorso artistico-culturale ispirato alla visione poetica di Italo Calvino. Dialoghi, pittura collettiva e arte performativa hanno visto protagonista la comunità locale insieme a personalità di ambiti multidisciplinari, inserendosi con preziosi contributi nel palinsesto nazionale “Il Mare dell’Intelligenza. Dialoghi”.
Il dialogo artistico-culturale è stato avviato sabato 21 a Piazzale di Nave, dove la nota pittrice sanremese Valentina Martini e il rinomato architetto Alessio Proietti hanno descritto il tema dell’estemporanea di pittura, fornito un inquadramento del contesto e le indicazioni tecniche, tra cui, particolarmente evocativa e originale, l’utilizzo dell’acqua del mare di Sanremo per il colore ad acquerello. È quindi intervenuta la professoressa Lucinda Buja, esperta letterata che ha descritto il pensiero di Italo Calvino partendo dai luoghi da lui vissuti in giovinezza. Ha concluso il celebre maestro d’arte Vittorio Emanuele, che ha tradotto in suggestioni artistiche l’impronta letteraria legata al tema, ed ha introdotto l’eccellente pittrice Valeria Luigia Borgonovo per l’attività di workshop di acquerello.
Il gruppo di artisti si è quindi posizionato al Molo Sud del Porto Vecchio, al fine di osservare la città dal mare e tracciare i segni fondativi delle composizioni pittoriche. Una meravigliosa coreografia di cavalletti e pennelli circondati dal mare, ha visto la partecipazione inclusiva di pittori professionisti insieme ad appassionati di ogni età. Il tutto è stato catturato mediante foto e video dal documentarista Andrea Picchiantano, che ha ripreso le fasi salienti dell’intero evento. A questo punto la squadra creativa si è trasferita negli atelier del centro storico della Pigna di Sanremo, fino al pomeriggio alle ore 18, per completare i dipinti.
Nella giornata di ieri, domenica 22, le opere sono state disposte lungo i vicoli del centro, portando metaforicamente il mare nel cuore della città. Una mostra diffusa che ha suscitato la curiosità dei passanti, attratti dall’incursione d’arte nel borgo. L’esposizione si è infine spostata in Santa Brigida, nella splendida cornice dell’ex Oratorio. Un ampio pubblico ha potuto visionare i lavori e godere di una elegante performance teatrale-musicale sui testi di Italo Calvino, prosati dalla poliedrica artista Marta Laveneziana, accompagnata dal tocco gentile della violoncellista Nadia Fascina. Si è poi svolto un dibattito conclusivo che ha coinvolto gli organizzatori sulle discipline dell’arte, dell’architettura e della letteratura, connesse al tema del Padiglione Italia e declinate alla città di Sanremo. I dialoghi si sono aperti agli artisti delle opere, offrendo spunti e visioni dai quali è emerso, tra l’altro, il ruolo fondamentale del senso di comunità e l’importanza di azioni orientate all’attivazione socioculturale. L’occasione è stata altresì utile per la compilazione di questionari volti alla comprensione delle azioni utili a fini di rigenerazione urbana, analogamente a quanto avvenuto durante il Sanremo FestivArt 2025, sempre a cura di FabbrichiAmOrizzonti.
La manifestazione si è conclusa con un momento conviviale nella terrazza di Piazza Santa Brigida, essa stessa indicativa di un processo rigenerativo in atto, che sta vedendo la realizzazione di diversi interventi negli spazi pubblici. La comunità tutta ha potuto gustare le produzioni del territorio, grazie al servizio catering di Tamara Khoetsean e alla specialità vitivinicola di Luca Calvini, e all’immancabile supporto logistico-operativo di Salvatore Falbo, protrattosi per l’intera iniziativa.
Sia gli artisti partecipanti che gli abitanti della Pigna hanno dimostrato grande coesione e volontà nell’appoggiare l’iniziativa, dando prova di quella lezione appresa forse proprio da una terra sospesa tra terra e mare: valorizzare la coesistenza, navigare insieme nelle sfide, e trasformare ogni onda in un’opportunità di slancio.
“Il Mare dell’Utopia: Archetipo della Città Acquerellata” resterà dipinto nel percorso di chi ne ha preso parte, avendo contribuito a dar ancora più colore al vivido e prestigioso contesto del public program del Padiglione Italia. Sanremo ringrazia Venezia per l’opportunità, e dal canto suo, restituisce una bella prova di intelligenza collettiva: un’azione corale che unisce e ispira.