Non c’è stato un vero addio, ma un lento e silenzioso congedo. Questa mattina, tra pochi ciclisti, qualche corridore e residenti affezionati, il ponte ciclopedonale sull’Argentina tra Taggia e Riva Ligure ha vissuto le sue ultime ore di apertura. Un ultimo “tango” fatto di passaggi veloci, sguardi al mare e ai cantieri pronti a partire, prima che le transenne sbarrassero definitivamente l’accesso.
Fino alle 9.30 il transito sul ponte era ancora regolarmente aperto. Dal lato di Taggia verso Riva Ligure non si vedeva alcuna transenna, mentre sul versante opposto un’auto della Polizia Locale si è fermata per qualche minuto a monitorare la situazione. Il passaggio è rimasto fruibile ancora per qualche istante. Poi, alle 9.43, è arrivata sul posto la ditta incaricata della posa delle transenne. Alle 10 in punto, dopo aver consentito il transito agli ultimi ciclisti e pedoni presenti sul ponte, il passaggio è stato ufficialmente chiuso.
Fino all’ultimo, chi era in zona ne ha approfittato per un ultimo attraversamento. Residenti dei due comuni, sportivi, ciclisti: qualcuno ha scattato foto, altri si sono fermati qualche istante a guardare quel tratto di mare e di torrente che per anni hanno fatto da cornice a passeggiate e pedalate. Non sono mancati i primi piccoli disagi: una famiglia francese in bicicletta si è trovata spiazzata di fronte ai lavori di chiusura, così come alcuni ciclisti, colti di sorpresa nonostante le informazioni circolate nei giorni scorsi.
Si chiude così una pagina della ciclopedonale della Riviera dei Fiori. Dopo dieci giorni di polemiche, proteste e continui confronti tra Regione, Comune e cittadini, il cantiere può ora ufficialmente partire. I lavori veri e propri inizieranno verosimilmente tra una settimana, massimo dieci giorni, dopo una fase di studio preliminare sul ponte. Poi comincerà un nuovo capitolo per Taggia, con l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura più sicura e funzionale nell'arco di un anno (fine lavori prevista per giugno 2026).
Nel frattempo, la ciclovia dovrà fare i conti con questa interruzione forzata, proprio nel cuore della stagione turistica. Il ponte, intanto, è già entrato nella memoria dei suoi ultimi “viaggiatori”.