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Al Direttore | 25 febbraio 2025, 15:18

Sanremo: rifiuti abbandonati costantemente nell'entroterra, un giovane lettore chiede più attenzione

"È possibile che non si riesca a fare qualcosa?"

Sanremo: rifiuti abbandonati costantemente nell'entroterra, un giovane lettore chiede più attenzione

Un nostro lettore di Sanremo, Loris R., ci ha scritto per chiedere una maggiore attenzione ai sentieri dell’entroterra:

“Sono un ragazzo di Sanremo, appassionato di sport outdoor, moto enduro e downhill. Dedico molto tempo alla natura, non solo per divertirmi, ma anche per prendermene cura. Per questo, da volontario della Polizia dei sentieri, mi impegno a mantenere puliti i percorsi che tanto amiamo. Ma ora sono stanco. Stanco di vedere la solita spazzatura in fondo ai sentieri, abbandonata da chi, evidentemente, non ha alcun rispetto per l’ambiente. Stanco di fare segnalazioni al Comune e non ricevere risposte. Stanco di raccogliere rifiuti che, dopo appena due giorni, tornano esattamente dove li avevamo trovati. Un paio di settimane fa, insieme ad altri volontari, abbiamo ripulito una zona di recupero degli atleti, uno di quei punti dove i furgoni passano a prendere i rider dopo una discesa. Un luogo frequentato anche da team del Mondiale e grandi brand del settore, che vengono qui per testare i loro prodotti. Eppure, nonostante i nostri sforzi, continuiamo a vedere spazzatura ovunque. Immaginate la scena: professionisti e squadre internazionali costretti a stare accanto a cumuli di rifiuti. Che immagine diamo del nostro territorio? Abbiamo fatto appelli, segnalazioni, richieste di intervento. Nessuno è venuto. Nessuno si è mosso. E così ci ritroviamo a lottare contro l’inciviltà, senza il minimo supporto da chi dovrebbe tutelare questi luoghi. È possibile che non si riesca a fare qualcosa? È possibile che il Comune non intervenga per preservare un patrimonio naturale che attira appassionati da tutto il mondo? Noi volontari continueremo a fare la nostra parte, ma non possiamo essere lasciati soli. Serve un impegno concreto, perché la natura è di tutti, e tutti abbiamo il dovere di rispettarla”.

Carlo Alessi

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