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Eventi | 23 febbraio 2025, 07:11

Da sopravvissuta all'Olocausto a presidente del Parlamento europeo, Bordighera ricorda Simone Veil (Foto e video)

Conferenza partecipata nella sede dell'Unione Culturale Democratica-Anpi

Da sopravvissuta all'Olocausto a presidente del Parlamento europeo, Bordighera ricorda Simone Veil (Foto e video)

Bordighera ricorda Simone Veil, che da sopravvissuta all'Olocausto diventò magistrata e poi presidente del Parlamento europeo. Una conferenza, a ingresso libero, dedicata alla sua figura è stata proposta, ieri pomeriggio, dalla sezione Anpi di Bordighera presso la sede dell'Unione Culturale Democratica in via Al Mercato.

Simone Veil, nata come Simone Annie Liline Jacob a Nizza il 13 luglio 1927 in una famiglia ebrea, fu deportata nel campo di concentramento di Auschwitz durante la seconda guerra mondiale. Sopravvissuta, intraprese la carriera di magistrata, divenendo nel 1970 la prima donna segretaria generale del Consiglio superiore della magistratura (CSM). Nel 1974 fu nominata ministra della Salute e durante il suo incarico fece adottare la legge francese di depenalizzazione dell'aborto, che viene chiamata legge Veil. Fu poi europarlamentare, diventando la prima persona eletta a suffragio universale a diventare presidente del Parlamento europeo nel 1979 mantenendo tale incarico fino al 1982. Venne, in seguito, nominata ministra di Stato, per diventare, infine, membro del Consiglio costituzionale dal 1998 al 2007.

"Fu una donna d'eccezione. Sopravvissuta ad Auschwitz, si laureò in giurisprudenza e sposò nel 1946 Antoine Veil dal quale ebbe tre figli. Diceva sempre che gli studi e il lavoro sono una forma di libertà per la donna. Suo marito, per esempio, non voleva che facesse l'avvocato e così lei si è lanciata nella magistratura" - racconta il professor Lorenzo Vizzini - "Abbandonata la carriera di magistrata fu nominata ministra della salute nel governo di Jacques Chirac. Ebbe anche l'incarico della famiglia e della sicurezza sociale. La nomina di Simone Veil rappresentò una novità, anche perché fu una delle prime donne ministra. Fu un personaggio traversale che si è battuta per quello in cui credeva. Riuscì a ottenere l'approvazione della legge sull'aborto, creò una legge per dare un assegno, a settembre, all'inizio della scuola alle famiglie in difficoltà, combatté per fare un piano d'urgenza per i senzatetto e per allungare il concetto di maternità".

"Tra le sue frasi più note vi sono 'gli errori non si devono rimpiangere, si assumono' oppure 'non bisogna fuggire la paura, la si sormonta'; 'l'amore non si grida, lo si deve provare'; 'non mi piace l'espressione 'dovere di memoria'. L'unico dovere è insegnare e trasmettere'" - sottolinea Vizzini - "Morì a Parigi il 30 giugno 2017 poco prima di compiere 90 anni. Diversi esponenti politici chiesero che fosse tumulata nel Pantheon, una sorta di cimitero laico delle grandi personalità francesi. Nel febbraio 2018 il presidente francese Emmanuel Macron annunciò che sia lei che il marito avrebbero riposato nel Pantheon dal 1º luglio 2018: si tratta della prima coppia di sposi e della quinta donna dopo circa 100 anni. A Mentone in suo onore nel 2018 le fu inaugurato il Jardin de la Paix e la Francia le coniò in suo onore una moneta da 2 euro commemorativa. Dal 2019 Simone Veil è, inoltre, onorata come Giusta al Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano".

 

Elisa Colli

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