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Attualità | 14 settembre 2022, 11:02

Grido di allarme di Assipan, il associaizone dei Panificatori della Confcommercio: “Con il caro energia a rischio la produzione di pane”

“Il rischio è che tra un paio di mesi il pane artigianale possa sparire dalle tavole degli italiani. Le piccole e medie imprese di questo passo scompariranno, lasciando spazio ai grandi operatori industriali".

Grido di allarme di Assipan, il associaizone dei Panificatori della Confcommercio: “Con il caro energia a rischio la produzione di pane”

L’aumento esponenziale delle bollette di gas ed energia elettrica pongono a serio rischio la tenuta delle imprese della panificazione. Assipan, l’associazione dei Panificatori della Confcommercio lancia il grido di allarme e chiede al Governo un adeguato e tempestivo credito d’imposta, che compensi l’incremento del costo energetico, nonché un tetto massimo a questi costi, già applicato con successo in altri paesi europei, come la Spagna e il Portogallo.

Spiega Luigi Giuliani, vice presidente nazionale e presidente provinciale di Assipan: “Il rischio è che tra un paio di mesi il pane artigianale possa sparire dalle tavole degli italiani. Le piccole e medie imprese di questo passo scompariranno, lasciando spazio ai grandi operatori industriali. Occorre una forte e urgente azione a livello governativo, entro 60 giorni, per evitare il rischio di chiusura di circa 1.350 imprese, con la conseguente perdita di circa 6.400 posti di lavoro. Diversamente, sulle nostre tavole non avremo più il pane artigianale, che sarà sostituto dal prodotto industriale. Chiediamo al Governo un adeguato e tempestivo intervento che introduca un credito di imposta, che compensi l'incremento del costo energetico”.

L'incidenza del costo dell'energia è passato dal 5%, all'attuale 20% del fatturato complessivo aziendale. Il quadro che ne consegue rischia di produrre effetti devastanti sul comparto, prevalentemente per coloro che si appoggiano su un numero di addetti più corposo. Assipan Confcommercio ritiene indispensabile l’immediato inserimento delle imprese della panificazione fra quelle energivore, alla luce soprattutto dell’impatto che tale voce di costo ha sul valore della produzione e chiede di procedere alla revisione della fissazione dei prezzi del gas sul mercato TTF, ossia l’indice di borsa del gas sul mercato dei Paesi Bassi, dal quale sarebbe opportuno sganciarsi, valutando la possibilità di praticare prezzi del gas legati ai contratti di fornitura, cioè sulla base dei prezzi all’importazione che sono notevolmente più bassi di quelli del mercato TTF.

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