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Attualità | 12 settembre 2020, 07:14

Valle Argentina: a Triora 'case a 1 euro' per ripopolare e mettere in sicurezza il paese

Triora potrebbe essere il primo paese in Liguria ad attuare un progetto di questo tipo. Il primo passo? Il censimento degli immobile del paese e delle sue frazioni.

Con il progetto 'Case a 1 euro', il Comune di Triora punta a dare nuova vita ai centri storici, del capoluogo e delle frazioni. Il paese delle streghe potrebbe fare da guida per molte altre realtà dell'entroterra dove si desidera contrastare lo spopolamento e incentivare economia e lavoro, oltre a mantenere i servizi essenziali. Per ultimo ma non meno importante la sicurezza degli immobili più vecchi. Case che spesso vengono ereditate ma il più delle volte dimenticate. 

Si tratta di un'idea e un'azione complessa per il Comune di un paesino, soprattutto per l'impegno che sarà richiesto agli uffici. Per questo l’Amministrazione comunale si sta organizzando con un gruppo di lavoro costituito con il supporto dell’Arch. Carla del Mastro dell’avv. Marta Vaccara, dell’arch. Antonino Leone e del responsabile dei servizi Amministrativi/Finanziari Valter Pastorelli che ha seguito la stesura del bando.

Il progetto voluto dall’amministrazione del Sindaco Massimo Di Fazio era inserito nel programma di mandato e mira a portare Triora ad essere la prima realtà in Liguria a attuare un meccanismo di questo tipo seguendo iniziative simili già applicate nel centro e sud Italia. Esperimenti che nella maggior parte dei casi hanno avuto successo. Più famiglie vivono in un paese, maggiore è la possibilità che si sviluppino anche nuove attività economiche, nascano ulteriori servizi e quindi si faccia del bene per tutta la comunità. 

In più, senza una manutenzione nel tempo, le case si deteriorano e spesso c'è il rischio che qualche elemento possa diventare insicuro. Un rischio tutt'altro che remoto in questo paese della Valle Argentina dove ci sono moltissimi edifici in pessime condizioni, in particolare, nel caratteristico centro storico. Da qui è maturata l'idea che promette di avere un impatto immediato per il paese.

Il primo passo è stato fatto a fine agosto. La giunta ha approvato due atti di indirizzo per dare via al progetto. Il primo è un censimento di tutti gli immobili in stato di degrado (o abbandono) e in questo modo: il Comune punta a rintracciare i proprietari per chiedere la messa in sicurezza dei propri beni e contestualmente a proporgli il progetto che prevede di affidare al Comune la procura per pubblicizzare sul sito internet dell'ente la vendita dell'immobile al prezzo simbolico di 1 euro. Rientreranno in questo progetto tutti quegli immobili che oggi non sono né abitati né abitabili, in condizioni evidenti di degrado strutturale, statico, igienico-sanitario appartenenti a soggetti che, privi di risorse economiche e/o non interessati ad investire su queste abitazioni, manifestino la volontà di aderire all'iniziativa del Comune e 'disfarsene', a un prezzo simbolico e soprattutto a causa del peso fiscale che oggi grava su queste proprietà. 

Aderendo all'iniziativa, il proprietario affiderebbe la pubblicizzazione della vendita dell'immobile per 3 anni. A quel punto sarà il Comune a determinare una graduatoria delle persone interessate all'acquisto, in base a un punteggio basato su: la tempistica con cui l'acquirente si impegna alla messa in sicurezza dello stabile; la destinazione d'uso dell'immobile; l'uso di maestranze locali per i lavori; l'eventuale sopralluogo fatto; un'offerta migliorativa rispetto alla base d'asta di 1 euro. 

Il Comune, ovviamente, ha pensato anche a come tutelarsi. Il contratto tra privato venditore e acquirente sarà salvaguardato da una polizza fideiussoria bancaria o assicurativa del valore di 4mila euro da attivare entro 2 mesi dall'approvazione degli atti d'assegnazione. Inoltre, il nuovo proprietario dovrà accettare delle tempistiche ben precise: il progetto per la ristrutturazione, restauro, risanamento conservativo, riqualificazione dell'immobile andrà presentato entro e non oltre 6 mesi dalla stipula del contratto di compravendita; i lavori dovranno iniziare entro e non oltre 12 mesi dal rilascio del permesso di costruzione e ultimati entro e non oltre 4 anni. Eventuali proroghe saranno a discrezione del Comune e in caso di inadempimento da parte dell’acquirente o di non rispetto degli impegni assunti e dichiarati, al termine di 4 anni e 6 mesi, sarà il Comune ad incamerare la cauzione prevista dalla polizza.  

Se da un lato si intende procedere alla messa in sicurezza di Triora e delle sue frazioni con particolare riguardo al Centro Storico di Triora – Antico borgo medievale meta di migliaia di turisti,  dall'altro si vuole privilegiare un'azione di ripopolamento su tutto il territorio. I migliori acquirenti saranno quelli che sceglieranno il paese delle streghe per venirci a vivere, acquistando la loro prima casa e investendo sulle ditte locali per le opere di messa in sicurezza, da effettuare nel minor tempo possibile. 

Non resta che attendere gli esiti del censimento. Infatti, il successo dell'iniziativa dipenderà principalmente dalla risposta dei proprietari degli immobili. 

Stefano Michero

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