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Attualità | 30 gennaio 2020, 07:14

Taggia si candiderà per diventare 'Città che legge', sabato la firma del patto con associazioni, scuole e librerie

16 firme per questo patto che verrà siglato durante la premiazione del concorso internazionale di poesia ‘Ossi di Seppia’, in programma il 1° febbraio, alle 16, a Villa Boselli.

Nei prossimi giorni a Taggia verrà firmato il ‘Patto per la Lettura’. Si tratta di un protocollo d’intesa tra il Comune ed il mondo della cultura locale. 

Grazie a questo passaggio si potrà candidare per cercare di ottenere la qualifica di ‘Città che Legge’: un importante riconoscimento che potrebbe essere assegnato se saranno rispettati alcuni parametri che hanno come comune denominatore la lettura. Sarà l’Istituto autonomo del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo (MIBACT) a valutare la candidatura tabiese, nell’ambito di questa iniziativa che coinvolge anche il Centro per il libro e la lettura (CEPELL) e ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. 

Il progetto su Taggia è stato seguito da Laura Cane, presidente del consiglio comunale con delega alla cultura, con Chiara Cerri (vice sindaco) e Barbara Dumarte (assessore all’istruzione). Saranno loro a firmare questo ‘Patto per la lettura’ con le associazioni culturali, gli istituti scolastici (di ogni ordine e grado ndr) e le due librerie presenti sul territorio. 

16 firme per il patto che verrà siglato durante la premiazione del concorso internazionale di poesia ‘Ossi di Seppia’, in programma il 1° febbraio, alle 16, a Villa Boselli. Questa sarà la 26ª edizione del famoso premio che in questi anni ha consacrato Taggia quale punto di riferimento internazionale per questo genere letterario.

Ossi di Seppia, è una delle manifestazioni di punta per il Comune ed infatti è stata inserita all’interno della candidatura. Questa non è l’unica azione rivolta al mondo della lettura, anzi. Bisogna considerare che in questi anni, l’amministrazione comunale ha promosso ed organizzato anche molte altre iniziative, come ad esempio, l’attivazione di un servizio di bookcrossing all’interno del municipio, o la catalogazione del lascito di oltre 3mila libri appartenuti alla famiglia Stella, i numerosi incontri con gli autori con la rassegna Books on the road e da ultimo anche l’esposizione di documenti storici a palazzo Lercari, ‘Un tesoro di pergamene’. Insomma tanti momenti culturali che hanno ottenuto riscontri più che positivi. 

Quindi, appare come un naturale passaggio, il tentativo di Taggia di ottenere il riconoscimento di ‘Città che legge’. Grazie a questa qualifica l’ente mira ad entrare a far parte di un circuito nazionale che promuove ed incentiva la lettura in ogni sua forma. Nei giorni immediatamente successivi alla firma del 'Patto per la Lettura', il Comune presenterà la candidatura vera e propria.

L'iter, come è avvenuto fino ad ora, sarà seguito dall'ufficio istruzione e dall'ufficio cultura. Se il Comune di Taggia otterrà il riconoscimento, potrà accedere a tante iniziative da realizzare sul territorio ed anche a qualche bando, tutto questo a costo zero per l'ente.

Stefano Michero

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