Il territorio della Liguria è caratterizzato, dal punto di vista orografico, da zone montuose e collinose, del tutto assente la pianura: su 541.623 ettari il 65% è costituito da montagna e il restante 35% da collina. Nonostante la difficoltà che questo tipo di territorio implica per avviare e mantenere qualsiasi tipo di coltivazione, in Liguria tanti giovani hanno deciso di investire in imprese agroalimentari (agricole e industria alimentare): a giugno 2017 sono 857 le aziende guidate da under 35, il 7,2% sul totale dell’agroalimentare. Intendiamoci, non sono grossi numeri, ma è interessante rilevare che rispetto all’anno scorso sono aumentate del 10% a fronte di un aumento medio nazionale del 6,8%.
Nella classifica delle regioni, la Liguria si piazza al quarto posto dopo Sardegna, Basilicata e Lazio per variazione % tra il 1° semestre 2016 e 2017 (+10,4%), e all’ottavo posto per incidenza delle imprese giovanili sul totale dell’agroalimentare (7,2%).
Dal 2011, anno dal quale sono disponibili i dati sulle imprese giovanili, fino al 2015 abbiamo assistito ad un graduale rallentamento del settore, che poi negli ultimi due anni ha ricominciato a crescere: non è andata allo stesso modo alle imprese agroalimentari nel complesso che, invece, negli ultimi 7 anni hanno continuato a ridursi.
A livello provinciale è Imperia ad avere il maggior numero di imprese giovanili che operano nel settore, 290, con una crescita rispetto ad un anno fa del 13,7%: l’incidenza sul totale dell’agroalimentare è pari al 7,0%. Quasi il 65% è costituito da imprese floricole e oleifici.