Dopo il grande successo ottenuto l’anno scorso in occasione della VI edizione della rassegna “Bajardo ricorda Rubino”, torna ad essere esposta al pubblico la mostra realizzata da Alfredo Moreschi e Claudio Porchia con 10 nuovi pannelli dedicati ai disegni realizzati da Antonio Rubino nella sala Alba di Villa Gonzaga a Olgiate Olona (Varese).
L’esposizione “I Fiori di Rubino” è uno straordinario percorso artistico-botanico che presenta le immagini di fiori e piante a cui l’artista si ispirava per animare il suo variegato mondo fantastico, mettendole a confronto con le fotografie tratte dall’archivio Moreschi, delle piante tipiche del Ponente Ligure. In esposizione nell’oratorio San Rocco di Bajardo 20 pannelli, che rappresentano una parte dei 50 pannelli complessivi della mostra.
I due curatori spiegano così il significato e gli obiettivi dell’esposzione: ”Osservando le sue illustrazioni si possono notare agevolmente, fra gli infiniti elementi del decoro, la continua presenza di decine e decine di fiori, a volte riprodotti abilmente, come fossero delle vere e proprie tavole botaniche, altre volte risultato e frutto della sua effervescente fantasia. Sia quelli che ornano i lussureggianti giardini della costa, sovente provenienti da molto lontano, sia quelli spontanei che andava a cercare anche il giorno in cui si è addormentato in mezzo a loro e molti dei quali continuano a nascere proprio nei dintorni del suo “Castel Baiardo”. La mostra vuole essere l’occasione per offrire una diversa chiave di lettura di alcune opere tra le molte realizzate dall’Uomo, che parlava a tutti i bambini, compreso quello che ognuno di noi custodisce gelosamente dentro di sè. Il suggerimento, o se preferite il gioco, è quello di individuare nei quadri e negli affreschi da lui realizzati in zona, i fiori e le piante, che vi ha inserito, di cercarne il significato simbolico raccogliendo il suo invito a non trascurare, ma a preservare l’ambiente e la vita di tutti gli esseri viventi, animali e vegetali compresi. Una mostra che rappresenta anche una succosa occasione sia per chi già li conosce sia per chi li ammiri per la prima volta. Una sola piccola avvertenza, trattandosi di un tentativo di identificazione, può accadere di essere incorsi in una forzatura e, quindi, il pubblico è libero di eccepire ed è gentilmente pregato di suggerire alternative agli abbinamenti floreali proposti”.
Mostra a cura di Edizioni Zem di Vallecrosia (www.edizionizem.com).
















