Cibo per i i piccioni: la nostra lettrice Ambra Gaetani risponde a Marco Lanteri

Una nostra lettrice, Ambra Gaetani, ci ha scritto per rispondere alla mail del Sig. Marco Lanteri riguardante il cibo per i piccioni:

"Charles Darwin una volta disse che la compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono.  Marco, non dia troppo retta agli umani, basta guardare cos'hanno distrutto e pensare che loro lo chiamano 'costruire'! Si lamentano di un po' di guano assolutamente organico e poi buttano a terra vetri, plastiche, gomme, ecc. Per quanto riguarda le malattie, ho salvato 2 piccioni, uno che era stato attaccato da un gabbiano ed aveva un buco nel petto ed un altro che non riusciva a volare per un problema ad un ala, li ho presi a mani nude e... magia... Sono in perfetta salute! Sbaciucchio il mio cane ed il mio gatto sul naso ogni 3 minuti. Ah, ho anche un gerbillo (da molti conoscenti definito 'ratto', manco fosse una pantegana di mezzo metro!), sbaciucchio anche lui senza problemi. 'Ma i tuoi animali sono in casa e sono puliti!' mi dicono. Certo, vero, ma ammetto di aver abbracciato e sbaciucchiato cani randagi, sporchi e gatti pieni zeppi di pulci. Come sopra: nessun problema salutare né parassitario. Io sono una persona che raramente si ammala, ma qualche anno fa mi è capitato di entrare in un autobus pieno zeppo di gente, tra cui una signora che tossiva di continuo. Sono stata più vicino possibile al finestrino ed ho cercato di non prendere respiri troppo profondi. Risultato? Dopo una settimana avevo un'assurda tosse secca molto simile a quella della signora sull'autobus. Visto che il tema vivisezione in questi giorni è su tutte le testate giornalistiche e tutti ci battiamo per mettere fine a questa spietata tecnica in quanto sappiamo benissimo che gli animali hanno un organismo diverso dal nostro e che quindi è una pratica inutile, oltre che fuori dai limiti della follia, conseguentemente è valido anche il discorso contrario. Per lo stesso motivo infatti, è molto difficile contrarre la stessa malattia di un animale in quanto, ripeto, abbiamo organismi diversi. Marco, lei è una persona eccezionale e di indole buona, in quanto le posso assicurare che se la signora avesse trovato me, se ne sarebbe andata a testa bassa perché le avrei placato immediatamente l'istinto da attaccabrighe con due parole non poco volgari. Non si preoccupi delle persone frustrate che hanno solo voglia di rompere le scatole per sfogarsi in litigi a pieni polmoni in stile 'mercato del pesce'. Continui così, ha la mia piena ammirazione".