Sbarca in consiglio comunale a Ventimiglia la mozione sulla revisione del disegno di legge regionale n. 85/2025 presentata il 25 novembre 2025 dai consiglieri comunali di minoranza del Partito Democratico Vera Nesci e Alessandro Leuzzi.
"Porto una questione che interessa a tutti i cittadini" - dice il consigliere comunale di minoranza Vera Nesci illustrando la mozione - "La mozione ha ad oggetto la revisione del disegno di legge regionale n. 85/2025 che non è più un disegno di legge visto che, nel frattempo, è stato votato e, quindi, è una legge a tutti gli effetti. Lo scopo della mozione è quello di farvi riflettere su quelle che sono le conseguenze di questa riforma sanitaria che è stata fatta in tutta fretta in un mese dalla Regione Liguria che ha lo scopo di togliere le Asl territoriali e di istituire un'unica azienda tutela e salute Liguria. Secondo noi, non è una riforma che riuscirà a risolvere quelli che sono i problemi della sanità. E' una riforma che ha ad oggetto la governance, che riguarda, in realtà, l'organizzazione ma non i servizi a favore dei cittadini e degli utenti, ed è pericolosa per noi, soprattutto, perché è una riforma che vorrà centrare quelle che sono le decisioni. Ciò comporterà un impoverimento di quelle che sono le decisioni dei territori e questo per noi è importante perché siamo un territorio periferico. Questa riforma, secondo noi, toglierà potere ai sindaci. La richiesta è quindi, anche la legge è già stata approvata, di chiedere una revisione e di garantire che ci sia un'uniformità territoriale sulla regione e che si dia ascolto a quelle che sono le esigenze anche dei piccoli centri di tutti i territori soprattutto di quelli periferici. Questa riforma prevede che ci siano dei direttori operativi che, però, dovranno rispondere comunque a quello che è l'unico manager a Genova che avrà poi la decisione finale sull'utilizzazione di tutte le risorse. Vi chiediamo, perciò, di votare la mozione".
"Chiedo ai consiglieri di ritirare la mozione altrimenti annuncio il parere contrario della Giunta e della maggioranza" - interviene il sindaco Flavio Di Muro - "E' stata presentata prima dell'approvazione del disegno di legge e non è colpa loro ma chiedere una revisione di un disegno di legge già convertito in legge dal consiglio regionale dieci giorni fa, mi sembra una richiesta impropria e inopportuna per un'amministrazione comunale nei confronti della Regione Liguria che ha avuto la possibilità di esprimersi confrontandosi. Non credo, quindi, che sia votabile. Non credo che sia un esercizio di democrazia votare questo testo anzi potrebbe essere pleonastico farlo. La riforma non riguarda i servizi sul territorio per cui abbiamo accolto una conferenza dei servizi del distretto sociosanitario, di cui mi sono fatto promotore. Si parla solo di governance. Sulla rappresentanza dei sindaci sui territori c'è stato un grande dibattito. Il disegno di legge sulla riforma inizialmente approvato dalla Giunta regionale è stato poi integrato da un emendamento del Cal dove le amministrazioni locali si sono espresse e hanno introdotto maggiore partecipazione dei sindaci in tutti i livelli di governo e di programmazione della nuova riforma sanitaria regionale. Per tutti i punti, che spero di aver anche motivato apprezzando lo spirito dell'iniziativa, quindi chiedo il ritiro della mozione o annuncio il parere contrario".
"Forse c'è una tempistica che non riguarda sicuramente la nostra presentazione che abbiamo fatto in tempi utili poi, purtroppo, i tempi del consiglio e i tempi tecnici non ci hanno aiutato" - replica il consigliere comunale di minoranza Alessandro Leuzzi - "Siamo sicuramente un po' lunghi anche se non mi sarei aspettato un parere contrario da Lei che aveva fatto una grande apertura sulla possibilità che i sindaci svolgessero un ruolo diverso dalla padrona Imperia e invece stasera ho appreso una retromarcia. Pensavo che potesse sostenere questa mozione, non ha importanza, ora che è in Provincia, se questa mozione non passerà, spero che il ruolo di Ventimiglia non verrà meno".
"In questa mozione che ci presentano i consiglieri del Partito Democratico chiedono a questo consiglio di prendere una posizione netta sulla riforma sanitaria regionale, chiedono di sollecitarne anche una revisione e di farsi portavoce presso la Regione di una diversa impostazione del sistema sanitario" - afferma il consigliere comunale di maggioranza Gabriele Amarella - "E' chiaro a tutti, però, che dal punto di vista amministrativo e istituzionale queste richieste non hanno alcun effetto concreto. Innanzitutto, la riforma è già stata approvata dal consiglio regionale il 10 dicembre, quindi, ormai è un atto vigente ma siamo anche di fronte a una proposta in fase di discussione: è un provvedimento già definito. E' un atto di indirizzo che questo consiglio comunale non ha alcuna incidenza sulla legge o sulla riforma che è già stata votata. Inoltre, aggiungo che il Comune non ha nessuna competenza in materia sanitaria e aggiungo che nemmeno il consiglio provinciale ha mai avuto una competenza. L'onda che si è cavalcata in campagna elettorale non è stata opportuna perché la Provincia non ha nessuna competenza in materia sanitaria. Noi non decidiamo la struttura del sistema sanitario, non governiamo le Asl e non interveniamo sulla programmazione regionale. Gli impegni richiesti dalla mozione non sono assolutamente attuabili dal punto di vista amministrativo. La mozione non individua azioni operative concrete, non parla di servizi territoriali, non parla di integrazione sociosanitaria, non parla neanche di assistenza locale, non parla di strumenti che il comune possa realmente mettere in campo ma chiede, invece, una presa di posizione regionale che resta puramente dichiarativa per questo motivo questa mozione è inefficace e questo consiglio deve avere il coraggio di dirlo ai cittadini, sono atti che non contano nulla. Fare politica non significa accumulare mozioni simboliche ma significa concentrarsi su quello che possiamo davvero fare come controllare la riforma. Come gruppo di Forza Italia crediamo che debba essere bocciata".
"E' una mozione che è datata il 24 novembre mentre la riforma è stata votata dieci giorni fa quindi i consiglieri l'hanno fatta per tempo" - aggiunge il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino - "Il comune di Ventimiglia, nell'ambito della commissione provinciale, ha la competenza sotto il profilo sociosanitario, può portare le sue istanze e approva pure il bilancio, quindi, è inerente a questo consiglio. La maggioranza può, però, bocciare la mozione perché non è d'accordo anche se non mi sembra il caso di bocciarla".
"Riteniamo che la mozione debba essere mantenuta perché è una presa di posizione e una revisione della legge è sempre possibile" - replica il consigliere comunale di minoranza Vera Nesci - "Contesto quello che ha detto il consigliere Amarella: il comune ha competenza. Le sue osservazioni sono state errate e rimando al mittente il fatto che facciamo mozioni slogan. Riteniamo, quindi, di mantenere la mozione".
"Visto quello che abbiamo detto. E' una mozione politica del Partito Democratico" - interviene il sindaco Flavio Di Muro - "Voglio vedere se i consiglieri civici di centrodestra voteranno con il Pd o no".
Intanto, il consigliere comunale di minoranza Gabriele Sismondini è rientrato in aula. "Accetto le scuse del presidente Nazzari, sono rientrato solamente per rispetto dei cittadini anche se ci sono rimasto molto male" - afferma il consigliere comunale di minoranza Gabriele Sismondini - "Mi asterrò su questa mozione. Non è mia materia, non so ancora se la riforma regionale avrà gli aspetti positivi che speriamo. Ho seguito il dibattito regionale. Mi astengo nessun problema".
"E' una mozione politica. Noi non abbiamo competenza. Ho ricevuto una Pec il 4 dicembre 2025 alle 17.02 da tutti i sindaci del comprensorio intemelio dove dicono che esprimono 'la propria ferma posizione in merito all'ospedale Saint Charles di Bordighera a reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Borea di Sanremo e della modifica della normativa di nomina del presidente del distretto sociosanitario'. Questa mozione è, dunque, strumentale" - replica il consigliere comunale di maggioranza Gabriele Amarella - "Ci sono anche i sindaci del Pd che hanno firmato questo documento e si è cavalcata un'onda di campagna elettorale. Questo è. Ci è arrivata questa email e non abbiamo nessuna competenza per chiudere l'ospedale di Bordighera".
"Credo che a questo punto la cosa più saggia sarebbe stata ritirare la mozione" - afferma il consigliere comunale di maggioranza Roberto Parodi - "E' una mozione ideologica, è quello che si era verificato in consiglio regionale. E' una mozione superata dalla legge, non vedo come possa, con l'approvazione, svolgere un cambiamento".
"Se questa mozione non sortirà alcun effetto, tutti faremo poi i conti con la sanità ligure" - sottolinea il consigliere comunale di minoranza Alessandro Leuzzi.
"L'ultima dichiarazione fatta da Amarella che non abbiamo alcuna competenza sulla chiusura del Saint Charles non è vero. Ci siamo battuti tutti per evitarne la chiusura" - mette in chiaro il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino - "Abbiamo salvaguardato la riapertura del Saint Charles. Sulla mozione mi asterrò".
La mozione viene, alla fine, bocciata dalla maggioranza con tre voti astenuti.














