Il Gruppo Consiliare PD esprime forte preoccupazione per l’emendamento presentato dalla Lega (a prima firma Biasi) che introduce, tra i requisiti per la nomina dei direttori d’area, l’aver presieduto commissioni mediche ministeriali: un criterio anomalo, estremamente specifico e privo di reale attinenza con le competenze manageriali richieste dal ruolo.
Si tratta di un requisito che, invece di ampliare la platea degli idonei come dichiarato, rischia di restringerla a pochissime figure, compromettendo la trasparenza e la meritocrazia dei processi di selezione. L’esperienza nelle commissioni mediche ministeriali è legittima, ma non rappresenta alcun valore aggiunto nella gestione organizzativa, amministrativa e strategica che la funzione richiede. "Abbiamo già espresso le nostre perplessità - evidenzia il Pd - sull’impianto complessivo della figura del Direttore d’Area e sui criteri previsti. Con questo emendamento la situazione peggiora ulteriormente: si introducono elementi che non migliorano la qualità della selezione, ma rischiano invece di orientarla verso profili “affini” più che verso i più competenti. Il Presidente Bucci intervenga per rivedere questo criterio e garantire che le nomine avvengano sulla base delle competenze realmente necessarie, nel pieno rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento dell’amministrazione. Il Gruppo Consiliare PD continuerà a vigilare affinché le scelte organizzative della Regione siano guidate dall’interesse pubblico e non da logiche particolari".














