La Funzione Pubblica Cgil dei Vigili del Fuoco della Liguria esprime forte preoccupazione per la grave carenza di personale che sta mettendo in difficoltà i comandi del territorio. Secondo il sindacato, le recenti assegnazioni risultano “assolutamente insufficienti” a coprire le necessità operative e amministrative del corpo.
La carenza media di organico si aggira intorno al 25%, con punte ancora più alte in alcune province: a Savona si arriva ormai al 35%. Una situazione che si ripercuote sull’efficienza dei servizi e sulla sicurezza dei cittadini, con numerose sedi costrette a ridurre turni o a chiudere temporaneamente.
A Savona e La Spezia, ad esempio, nei nuclei portuali vengono garantiti soltanto due turni su quattro. A Genova, una delle sedi – quella di Multedo – è chiusa da quasi due anni, mentre a Calata Gadda un turno è a rischio soppressione. Sempre nel capoluogo, il nucleo sommozzatori riesce a coprire solo tre turni su quattro, e alla Spezia ne rimane attivo uno soltanto.
La situazione ha effetti diretti anche sul personale, costretto a rinunciare alle ferie e a turni di riposo per garantire la continuità del servizio. “La corretta fruizione delle ferie è ormai un miraggio per tutti”, denuncia la Fp Cgil, che parla di “condizioni insostenibili” e di “un rischio concreto di non poter più garantire il soccorso in modo tempestivo ed efficace”.
Tra le sedi considerate più a rischio chiusura c’è quella di Finale Ligure, nel savonese. Il sindacato avverte che, senza nuove assunzioni, il sistema dei Vigili del Fuoco ligure potrebbe presto collassare.
Nei prossimi giorni la Funzione Pubblica Cgil chiederà un incontro urgente ai Prefetti, ai sindaci e al presidente della Regione Liguria per affrontare una situazione che, sottolineano, “non è più sostenibile e richiede interventi immediati e strutturali”.














