Le Associazioni COMITATO P.A.T. (Paesaggio Alberi Territorio) e ITALIA NOSTRA SANREMO TAGGIA “Libereso Guglielmi” tornano a sollevare con forza il tema della gestione del verde urbano a Sanremo, denunciando ritardi, mancanza di trasparenza e decisioni che mettono a rischio il patrimonio arboreo cittadino.
“Le continue controversie sulla gestione del verde urbano devono finire!” esordiscono le Associazioni in una nota congiunta, sottolineando come “innanzitutto è da sottolineare che le Associazioni scriventi hanno nuovamente dovuto ricorrere alla Segretaria Generale del Comune di Sanremo, Responsabile della trasparenza del Comune, reiterando la richiesta delle perizie tecniche sul progetto Giardini Regina Elena – Piazza Castello, mai arrivate nei tempi regolari dell’accesso agli atti, pur essendo state anticipate a mezzo stampa dall’Amministrazione Comunale!”
Il tema del taglio degli alberi, secondo i firmatari, “è una storia lunga e complessa, che sembra non arrivare alla corretta definizione. Associazioni e molti cittadini singolarmente si stanno muovendo.” A fronte di “incessanti segnalazioni di abbattimento di alberi, in proprietà private e su suolo pubblico, con le più svariate motivazioni e spesso a fronte di perizie di professionisti che lasciano incertezze e dubbi in quanto non sufficientemente approfondite”, e “davanti ad episodi di sospetti avvelenamenti di alberi”, emerge “con vigore la necessità di dotarsi da parte del Comune di una figura/organismo di garanzia che possa valutare gli atti e dirimere con professionalità eventuali controversie al fine di salvaguardare il patrimonio ambientale della città.”
Gli alberi e la biodiversità, si legge ancora, “sono un pilastro fondamentale per un futuro sostenibile delle nostre città.” Già nel 2023, “nella esclusiva volontà di arrivare a individuare strumenti concreti ed organici affinché la tutela del patrimonio di natura e bellezza del nostro territorio diventi sistema condiviso e avvalersi di dovute competenze, era stata proposta l’istituzione dell’organo di ‘Garante del Verde e del Suolo’ ai Comuni della nostra Provincia, come adottato con buoni risultati in alcune città italiane, autonomo e collegato con gli Uffici comunali, con compiti di vigilanza e proposta: ora lo riproponiamo per Sanremo per tentare di superare questioni annose e ripetitive (ancora negli ultimi tempi i casi di Piazza San Bernardo, Via Nino Bixio, Corso Trento Trieste, Via Padre Semeria, Via Barabino tra i più eclatanti).”
La proposta è quella di “un organo (monocratico o collegiale) formato da persone altamente qualificate e specializzate per il loro impegno professionale in campi rilevanti (scienze ambientali, urbanistiche, agronomiche, paesaggistiche, botaniche…), con comprovata esperienza in conservazione di grandi alberi e vetusti, una figura di riferimento super partes autorevole e riconosciuta, a cui è affidato il compito di contribuire alla salvaguardia e conservazione del suolo e degli alberi e all’incremento del verde urbano vigilando sulla corretta applicazione delle normative in atto e proponendo piani e normative funzionali al compito di tutela.”
I componenti, precisano le Associazioni, “sono scelti per bando con le dovute condizioni di trasparenza. Il Garante è a servizio della città e il suo lavoro è incardinato sul Consiglio Comunale.” Una figura “imparziale, competente e indipendente, che suggerisca soluzioni tecniche alternative e garantisca la corretta manutenzione e gestione del suolo e del patrimonio arboreo.”
“Perché la tutela e la cura del verde devono diventare un bene comune. L'obiettivo è promuovere la cultura ambientale e garantire la protezione del verde pubblico e degli alberi.” Gli esempi a cui poter fare riferimento “sono riscontrabili in realtà da Milano a Cosenza per tutta la penisola, si tratta di iniziare un percorso di crescita e sensibilizzazione che coinvolga Amministrazione e cittadinanza.”
Le Associazioni firmatarie ribadiscono il loro impegno e invitano il Comune di Sanremo ad avviare un dialogo costruttivo per dare finalmente risposte concrete a una questione che tocca il cuore della vivibilità urbana.














