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Attualità | 29 settembre 2025, 13:21

Percorsi di autonomia per persone con disabilità, Ventimiglia inaugura il 'Terzo sorriso' a Varase (Foto e video)

Progetto sostenuto dal Comune in collaborazione con Spes, Cooperativa Jobel, Impresa Sociale “ME We” Abitare Collaborativo e Asl 1 Imperiese

Percorsi di autonomia per persone con disabilità. Ventimiglia inaugura il 'Terzo sorriso' a Varase alla presenza di autorità civili, militari, della Spes e di Asl1. Un progetto sostenuto dal comune di Ventimiglia, direzione dei Servizi Socio Sanitari, in collaborazione con l'associazione Spes, Cooperativa Sociale Spes, Cooperativa Jobel, Impresa Sociale “ME We” Abitare Collaborativo con il supporto del servizio Disabilità Adulta di Asl1 Imperiese, che prevede un appartamento di sei posti con cucina, bagni, salotto e sala ricreativa realizzato nell’ambito del finanziamento Pnrr della Missione 5 “Inclusione e coesione” Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, Sottocomponente 1 “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale” pari a 650.800,00 euro.

Il sistema di servizi sociali territoriali locale si basa su un'articolata rete di soggetti che concorrono allo sviluppo di interventi inclusivi per le persone con disabilità. Il progetto promuove nuovi percorsi di presa in carico rafforzando l’integrazione socio sanitaria, l’inclusione formativa e occupazionale nonché l’accesso al lavoro con l'obiettivo di rafforzare l’offerta di percorsi di vita indipendente e autonomia delle persone con disabilità promuovendo e valorizzando le esperienze orientate all’abitare autonomo e inclusivoconsolidare un modello di presa in carico integrata con i diversi attori istituzionali per una piena inclusione sociale delle persone con disabilità; sviluppare un modello di progettazione personalizzata, sulla base della valutazione multidimensionale, basata sull’approccio bio-psico-sociale, che contribuisca a accrescere un’attenzione olistica alla persona e all’ambiente con l’attivo coinvolgimento del soggetto nella definizione degli obiettivi, delle aspirazioni, delle priorità e delle conseguenti azioni e cooperare con le reti di sostegno e i portatori d’interesse nell’attivazione di nuove opportunità dirette ad aumentare i livelli di partecipazione, i percorsi di empowerment e la cultura dell’inclusione. "Abbiamo trasformato il terzo piano della struttura residenziale 'Il sorriso', che dal 2006 la Spes ha in gestione per l'accoglienza di persone con disabilità, per le vite indipendenti" - fa sapere Matteo Lupi, presidente della Spes - "Grazie alla rete che si è creata con le istituzioni locali, i servizi, l'Asl, il Comune e il distretto sociosanitario abbiamo costruito dei progetti di vita".

Gli interventi si distinguono in servizi e interventi per il sostegno al domicilio, servizi residenziali e in servizi per l'inclusione sociale in ambiente lavorativo. "Un immenso ringraziamento va a tutte le parti coinvolte in questo grande lavoro che spero possa essere un progetto trainante, l'inizio di molti altri" - commenta l'assessore di Ventimiglia Milena Raco - "Dietro c'è il grande lavoro di una rete e, perciò, ringrazio Asl, tutto il personale coinvolto dell'ambito territoriale sociale e del distretto socio sanitario, i sindaci di Soldano e di San Biagio della Cima e i servizi sociali presenti in sala. Oggi dobbiamo lanciare un grande messaggio: senza la presenza e il lavoro costante delle autorità dei vari comuni tutto questo non potrebbe esistere. Non possiamo fermarci solo alla nostra territorialità, dobbiamo allargare le maglie e cercare di includere. Conosco le persone che vivono e lavorano qui e la loro contentezza quando mi hanno visto arrivare, mi ha fatto capire che devo investire molto in questo settore. La mia delega ai servizi sociali è ampia ma stiamo dando particolare attenzione, grazie alla mia referente, alle disabilità. Stiamo cercando di vedere come reperire e investire i fondi nel miglior modo possibile. Gli uffici sono sempre molto allineati, ben informati e preparati ad affrontare ogni tipo di difficoltà. Noi parliamo di persone, individualità e personalità, che deve uscire fuori per potersi esprimere e cercare il suo posto all'interno di questa società. La politica deve assolutamente capire e sposare questo sistema vincente. Abbiamo tante idee che si vanno a incrociare ma, soprattutto, i confronti continui e i tavoli di lavoro ci permettono di ascoltare tutti i componenti dell'ambito e portare le loro idee. A breve arriveranno delle nuove risorse dal Ministero adibite all'ambito, quindi avremo tre amministrativi che potranno lavorare per tutti i comuni, avremo una figura in psicologia, in pedagogia e un educatore".

I servizi e interventi per il sostegno al domicilio comprendono l'assistenza indiretta finalizzata a supportare progetti di vita indipendente; l'assistenza domiciliare sociosanitaria (tutelare) e sociale (familiare) e il trasporto personalizzato collettivo e/o individuale. "Oggi inauguriamo un progetto grandissimo e integrato, di vastissimo respiro" - sottolinea Elena Galbusera, direttore generale dell'Asl1 Imperiese - "E' una realtà che dimostra come l'integrazione, la collaborazione e la trasversalità sono necessarie per poter costruire una cosa come questa e possono fare davvero delle opere d'arte. Ognuno di noi ha il suo pennello in mano e ha il proprio colore e l'equilibrio fra questi colori può garantire un'opera d'arte vera. Ognuno, nel proprio posto e ruolo, deve fare la propria parte perché progetti come questi possano moltiplicarsi. Un progetto che restituisce un equilibrio diverso, che associa l'autonomia abitativa all'autonomia lavorativa".

I servizi residenziali comprendono il gruppo appartamento (coliving) autogestito in cui convivono disabili autogestendosi i servizi alberghieri, educativi e di assistenza in regime di reciproca mutualità mediante il ricorso a personale assunto dal gestore. La rete assicura alla persona disabile oltre all’alloggio anche servizi di natura alberghiera e/o di natura assistenziale e/o di natura educativo/animativa (anche attraverso l’impiego di residenti, cui viene assicurata una specifica remunerazione da parte del gestore stesso) diversi da quelli definiti come servizi di “reciproca mutualità”, vicinato solidale. I servizi residenziali prevedono l'accoglienza diurna e notturna per periodi limitati o intermittenti (ospitalità temporanea in “distacco dalla famiglia” ad es. in weekend in autonomia) oppure a tempo indeterminato (ospitalità a tempo indeterminato). Non sono ammissibili nell’ambito della presente progettazione i casi post eventi traumatici che richiedono riabilitazione temporanea in contesto protetto oppure quando la famiglia necessita di un periodo di sollievo (moduli «respiro») o, infine, i servizi semiresidenziali di qualunque tipologia. "Il sociale e il sanitario si devono integrare. E' una scelta vincente" - afferma Fabrizio Polverini, direttore sociosanitario di Asl1- "La parte politica deve ascoltare noi tecnici e deve fidarsi perché abbiamo delle competenze organizzative che ci possono consentire di dare un prodotto come quello che oggi siamo venuti a visitare. Si parla di persone che hanno delle problematiche, in modo diverso, ma che hanno un grosso contributo da dare e che noi dobbiamo prenderlo".

I servizi per l'inclusione sociale in ambiente lavorativo comprendono percorsi integrati di inclusione socio-lavorativa (ex borse lavoro) e percorsi integrati in situazione (ex formazione in situazione). Il primo gruppo appartamento è stato organizzato su un immobile di proprietà del comune di Ventimiglia concesso in comodato d’uso a Spes Aps: sei posti letto più un posto letto di sollievo presso il locale sottotetto dell’immobile denominato “Il Sorriso” situato a Varase, frazione di Ventimiglia. Il secondo gruppo appartamento sarà costituito da sei posti letto su un immobile di proprietà del comune di Perinaldo, concesso in comodato d’uso a Spes Aps, presso l’ex scuola elementare in via Visitazione. Il servizio sarà rivolto a fine progettualità a 12 persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni, con priorità a quelle nella fascia 26-55 anni; con disabilità per le quali nell'ambito del progetto personalizzato può essere intrapreso un percorso di autonomia abitativa e di inserimento lavorativo.

Secondo la convenzione approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 e ratificata in Italia con la legge 18 del 3 marzo 2009 per persone con disabilità si intendono coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri. I beneficiari del progetto sono stati individuati tramite valutazione dell’Equipe Integrata composta dall’Assistente Sociale del DSS1, dai professionisti della Asl territorialmente competenti, dalla psicologa individuata dall’ATS e sarà integrata da figure professionali dell’ente affidatario della co-progettazione. 

La titolarità del progetto è della direzione dei servizi sociosanitari che svolge le funzioni di programmazione, indirizzo, coordinamento, progettazione, valutazione, monitoraggio e controllo. La responsabilità dell’attuazione e implementazione delle azioni co-progettate, in favore dei beneficiari, è in capo a ETS in quanto partner-attuatore. Per favorire il coordinamento e le verifiche sulla corretta realizzazione del progetto è stato istituito un gruppo tecnico di coordinamento e monitoraggio composto da un responsabile del progetto e referente del DSS1, integrato dai propri referenti tecnici e amministrativi; un responsabile del progetto e referente dell’ETS, eventualmente integrato da referenti coinvolti nella realizzazione delle diverse azioni progettuali. Il tavolo di coordinamento definisce le modalità operative ordinarie di raccordo e condivisione delle attività. Il coordinatore del progetto dell’ETS, individuato nella persona di Matteo Lupi, in qualità di rappresentante legale dell’ente capofila, è il referente per ogni rapporto con l’Amministrazione comunale. 

Elisa Colli

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