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Eventi | 02 agosto 2025, 09:29

Sanremo, i 'Corpi in opera' del Balletto Teatro di Torino al Forte di Santa Tecla (Foto)

Una serata dedicata alla danza contemporanea

Sanremo, i 'Corpi in opera' del Balletto Teatro di Torino al Forte di Santa Tecla (Foto)

I 'Corpi in opera' del Balletto Teatro di Torino in scena al Forte di Santa Tecla di Sanremo.

Echoes of Tecla, la serata dedicata alla danza contemporanea firmata dal BTT- Balletto Teatro di Torino, è stata presentata per la seconda volta mercoledì 30 luglio nel Forte di Santa Tecla a Sanremo. Il programma tripartito dal titolo progettuale Corpi in opera ha regalato a un pubblico vigile e incuriosito tre assoli: ognuno danzato e costruito ad hoc da un interprete e un coreografo diverso; mettendo così in scena, non solo tre proposte coreografiche, cariche ognuna di una personale identità ma anche tre modi di interrogarsi sulla relazione che si instaura tra autore e danzatore nel momento della creazione artistica.

In quale modo il danzatore dà corpo all’opera costruita con il coreografo? In Noa, Noa Van Tichel ha risposto dal foyer principale del Forte, facendo emergere con risolutezza la propria personalità danzante (il suo nome), in una sfida fatta di vuoti e pieni, come se la coreografa taiwanese JyeHwei Lin le avesse chiesto di accogliere il vuoto multiforme dello spazio come occasione di scoperta delle proprie possibilità di movimento più incisive: il braccio che si protende verso l’alto, lo sguardo che guida la mano in una ricerca al suolo, la gamba che si slancia e cambia gli equilibri.

Luca Tomasoni, invece, in Umingmak, sulla musica di Tanya Tagaq, ha fatto della sala a destra con la pavimentazione sopraelevata in legno e le pareti in pietra, la tana di una creatura mitologica (all’origine c’è un interesse del coreografo, Mauro de Candia, per la figura del fauno). La sua danza pulsante è stata scandita, allo stesso tempo, da un ininterrotto movimento slittante sulle mezze punte, riverberato nel bacino e nelle spalle, e dal suo sguardo ricettivo e spavaldo (è proprio quello del fauno?) che, alla ricerca degli occhi di chi lo guarda, quando li incontra indugia senza paura.

Nuovamente nel foyer retrostante all’ingresso si è conclusa la serata, con Studio per Aliseo di Manfredi Perego, nel quale Nadja Guesewell ha generato e abitato con il movimento le proprie “correnti d’aria”. La danzatrice ha rotto il proprio stare sospesa e in equilibrio direzionato dalla linearità dei suoi arti con movimenti circolari e improvvisi che, come mulinelli o turbini, hanno segnato la sua danza-navigazione, riuscendo poi a ritornare a riva, spesso grazie all’ancoraggio di un’ampia seconda posizione. Inoltre, l’assolo ispirato dal celebre vento è stata anche l’occasione per parte del pubblico di vedere messi in danza quei principi di movimento e quelle immagini a cui la danzatrice aveva fatto riferimento durante la conduzione del laboratorio esperienziale, avvenuto nelle ore precedenti lo spettacolo.

"Si è trattato di un momento di formazione gratuito offerto dalla compagnia a danzatori, studenti e amanti della danza di tutte le età, dove l’attenzione rivolta alla mobilità delle articolazione e alla sensibilità percettiva del corpo si è declinata sia in esplorazioni personali, che in esercizi collettivi e in dialogo con gli spazi del Forte. I tre danzatori del BTT, con i loro corpi strutturati dalla tecnica accademica, ma desiderosi di integrare imprevisti e nuove forme nel loro modo di esprimersi attraverso il movimento, hanno regalato alla città, sotto lo sguardo attento della direttrice creativa Viola Scaglione e della fondatrice Loredana Furno, già prima ballerina del Teatro Regio di Torino, un echo che speriamo possa risuonare in futuro a Santa Tecla, in forme sempre nuove" - dice Matteo Merogno.

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