/ Eventi

Eventi | 04 luglio 2025, 12:22

“Abitare la Vacanza. Architetture per il tempo liberato”, ad Ospedaletti al via il festival dall'8 luglio

Terminerà il 13 luglio

Foto di Emanuele Piccardo

Foto di Emanuele Piccardo

Sa martedì 8 luglio a Ospedaletti prenderà il via la seconda tappa di “Abitare la Vacanza. Architetture per il tempo liberato”, il festival - a cura di Gloria Bovio, Andrea Canziani, Emanuele Piccardo - che esplora la trasformazione del paesaggio costiero a partire dagli anni del boom economico, quando il tempo libero e il turismo di massa hanno profondamente modificato il modo di abitare e percepire le località di villeggiatura.

In programma dal 1° luglio al 5 luglio a Varazze e dall’8 al 13 luglio a Ospedaletti, per arrivare in Costa Azzurra e Var nell’autunno 2025 e nel 2026, il festival si sviluppa attraverso un articolato programma di iniziative gratuite e aperte a tutti con mostre, talk, aperture straordinarie di luoghi inediti per l’occasione, laboratori, visite guidate e proiezioni, che intrecciano architettura, fotografia, cultura e società.

 A fare da sfondo al festival due esempi emblematici di architetture del tempo libero della costa ligure. Da un lato i complessi residenziali Capo Pino e Capo Nero (1952-1972), progettati da Luigi Carlo Daneri tra Sanremo e Ospedaletti, che hanno segnato un passaggio fondamentale nel modo di concepire l’abitare la vacanza, dalla casa unifamiliare al modello collettivo. Dall’altro, il piano urbanistico e le realizzazioni di Ignazio Gardella e Marco Zanuso per Piani di Invrea a Varazze (1958-1963), testimonianze di una nuova concezione della vacanza non più confinata all’estate, ma estesa all’intero arco dell’anno.

 A partire dall’analisi di queste importanti architetture di abitare collettivo - che durante i giorni del festival saranno eccezionalmente aperte al pubblico grazie a speciali visite guidate - le diverse iniziative del palinsesto sono pensate per interrogare il nostro sguardo contemporaneo su paesaggi costruiti che sono diventati memoria, cultura, e talvolta conflitto, per riflettere su come viviamo oggi il tempo liberato, e su quale ruolo possa ancora avere l’architettura nel dare forma al desiderio di vacanza.

 Tra gli highlights del palinsesto diffuso: “MiraMare” una mostra fotografica da sfogliare come un taccuino di viaggio che raccoglie gli scatti ad architetture e paesaggi dei fotografi Gaia Cambiaggi, Marco Introini ed Emanuele Piccardo; una serie di talk (dedicati a fotografia, architettura, cultura e società), il “Diario Vacanza” (uno spazio in cui il pubblico potrà portare storie, ricordi, racconti, cartoline e vecchie fotografie di vacanze degli anni Sessanta e Settanta); l’”Edicola del festival” (un angolo informale itinerante con sdraio, ombrelloni e drink, sarà a disposizione dei visitatori per rilassarsi, leggere libri, sfogliare riviste, scegliere cartoline d’artista da conservare come ricordo dell’iniziativa); la “Scuola di architettura per bambini” (dai 6 agli 11 anni); le proiezioni dei film documentari Des rêves de vacance en béton di Reinhold Jaretzky, per approfondire il ruolo del cinema come testimonianza del rapporto tra architettura, paesaggio e società.

In allegato il programma della manifestazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium