Ventimiglia svelerà e premierà i vincitori del premio di poesia dialettale intemelia “U Giacuré 2025” sabato alle 15.30 presso il salone della chiesa di Sant'Agostino.
Il premio fu istituito dalla professoressa Marisa Amalberti De Vincenti nel 1988 per onorare la memoria del marito Giacomo Amalberti, prematuramente scomparso. "Tutti coloro che apprezzano le attività per mantenere vivo il nostro dialetto sono invitati sabato prossimo per ascoltare le poesie dei poeti partecipanti" - fanno sapere gli organizzatori - "Sono trentacinque i partecipanti nelle tre sezioni del premio: concorso tradizionale, traduzioni e opere fuori concorso. Le poesie sono tutte molto belle, sia quelle basate sul racconto delle tradizioni sia quelle che rappresentano un momento di intima riflessione o di ricordi ma tutte sono lì a testimoniare la vivacità e la varietà di questo nostro idioma, sia esso nella versione classica ventimigliese, sia delle vallate limitrofe, di quelle più lontane come Buggio, Badalucco, Sanremo e Taggia o in idioma brigasco di Realdo".
L'evento è organizzato dalla Cumpagnia d’i Ventemigliusi in collaborazione con l’associazione A Cria di Vallebona, dove il premio è stato organizzato per 10 anni, è patrocinato dalla città di Ventimiglia. La cerimonia sarà allietata dai canti del Gruppo Corale Cheli de Campurussu della direttrice artistica Marilisa Sismondini. Inoltre, per l'occasione, nel chiostro medievale di Sant'Agostino la Cumpagnia d’i Ventemigliusi predisporrà una mostra monografica antologica, a pannelli, delle tante edizioni del premio. "Da due anni a questa parte la cerimonia è ritornata nella nostra città, a cura della 'Cumpagnia d’i Ventemigliusi' baluardo della cultura dialettale cittadina con l’apporto determinante della segretaria Maria Pia Viale e del console rappresentante Marco Scullino" - sottolineano gli organizzatori.