"Il mio ricordo di Nino Benvenuti
Ho appreso con triste rassegnazione la notizia della scomparsa di Nino Benvenuti uno dei più noti e valenti rappresentanti dello Sport del Pugilato, Sport che ho seguito attivamente in qualità di Delegato Provinciale della F.P.I. dal 1991 al 2016.
Lo avevo incontrato in alcune occasioni istituzionali e sportive ove la sua funzione di 'uomo immagine della Federazione' aveva richiesto la sua gradita presenza. Un ruolo che ha sempre ricoperto con il garbo e la signorilità che lo ha contraddistinto anche fuori dal ring. Forse una funzione che pur senza sottostimarne le qualità ne sottoutilizzava le potenzialità di formatore e di promotore dello Sport del Pugilato presso i giovani.
Due sono state le occasioni ove la frequentazione é stata meno fugace: i Campionati Assoluti Dilettanti svoltisi a Sanremo presso il Teatro Ariston nel dicembre del 1992 dal 10 al 14 dicembre e le fasi finali dei Giochi della Gioventù dedicati ai giovanissimi aspiranti praticanti della boxe che si sono tenuti a Marina di Pietrasanta nel giugno 1998 ove ,quale capo delegazione e responsabile della rappresentativa ligure avevo seguito le prove svoltisi allo Stadio di Forte dei Marmi.
E’ proprio in quella occasione che ho potuto apprezzare le squisite qualità umane del campione, allora cinquantasettenne che ,durante i tre giorni di gare non mancò mi di presenziare a tutte le gare, alla premiazione finale e di partecipare alla Conferenza Stampa di chiusura dei Giochi ,ove ,insieme ad un altro rappresentante di quella epica ed anche romantica generazione di pugili, Sandro Mazzinghi,ebbe modo di dare esempio della visione lungimirante ed educativa che animava il suo modo di intendere e vivere questa disciplina.
Molti dei giovanissimi (10-12 anni di età) di allora ne conoscevano le gesta ,alcuni nemmeno il nome eppure senza alcun atteggiamento di superiorità o distacco, bensì con semplice umiltà lo ricordo sorridente, benevolo e sereno nel fare cenno a chiunque lo chiedesse, di chi fosse e cosa rappresentasse per loro e per il movimento sportivo intero : il piccolo vincitore della categoria 'Canguri', entusiasta del suo successo non lo aveva quasi considerato per ritrarsi in fotografia ,insieme a lui per la premiazione : fu lui ad abbracciarlo , a complimentarsi e posare per una istantanea che ,poi ,nel futuro ,avrà certo avuto un’importanza enorme quando avrà compreso davanti a quale gigante del Pugilato aveva avuto modo di trovarsi!
La bella, sana manifestazione di Sport ebbe degna conclusione con l’atto finale, in sede consigliare del comune di Pietrasanta, della conferenza ove ricordo con chiarezza, oltre alla commovente rievocazione della propria attività giovanile di Mazzinghi, originario di Pontedera, una frase di Nino Benvenuti che mi colpì in quanto più di ogni altra incarna lo spirito che dovrebbe sempre animare chi pratica il Pugilato. Egli disse con voce grave e convinta: 'Ricordate ai vostri ragazzi che il Pugilato non é sport volto ad esercitare violenza o prevaricazione ma mezzo per formare il proprio carattere e il proprio fisico : non per lo sfoggio di prepotenza sugli altri ma per acquisire la consapevolezza di non dover temere nessuno'. Questo il messaggio dell’uomo che, senza tempo, va tramandato alle giovani generazioni soprattutto in questo momento storico così eticamente difficile.
Giorgio Mantovani
Allego una foto di quei giorni che ritrae ,con il Campione, mio figlio Ezio e Flavio Frediani , figlio del compianto Bruno maestro di Pugilato ad Imperia ,in allora partecipanti a quella manifestazione".