Sanremo, tanti cantieri e poche certezze: “Sembra un set di Fantozzi… o di Carlo Dapporto”

Buongiorno signor Direttore,
apprendo, sempre leggendo le pagine del suo giornale, delle mirabolanti iniziative di geniale ideazione partorite dai tecnici del Comune di Sanremo.

Una domanda sorge spontanea: riusciranno le imprese appaltatrici a concludere tutte le opere nei tempi previsti?
Perché, girando per la nostra amata città, vediamo sorgere fior di cantieri – dalla riqualificazione della Pigna alle rotonde, fino agli immensi parcheggi interrati – ma al loro interno sembra mancare la presenza continuativa di maestranze all’opera.

Suggerirei almeno il mitico espediente tratto dal film di Fantozzi, con i colleghi che prendono il sole sul tetto mentre il ragioniere aziona furbeschi marchingegni per simulare attività.
Nei nostri cantieri manca persino quella simpatica menzogna.

Anche il grande “maliardo” Carlo Dapporto, ai suoi tempi, amava definire Sanremo un immenso set cinematografico: dietro le facciate dei palazzi non c’era nulla, solo i tiranti a tenerle in piedi.

Forse sono i tempi che stiamo vivendo, dove si cerca di supplire con i sogni alla mancanza di solide certezze.