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Politica | 14 settembre 2022, 20:45

Elezioni politiche, Giorgia Meloni a Genova: "Con me l'Italia sarà rispettata nel mondo, recuperiamo il rapporto tra politica e cittadini" (Foto e video)

Caro bollette, aborto, giustizia, immigrazione e salari. Tutti i temi affrontati dalla leader di Fratelli d'Italia nel comizio di questo pomeriggio al piazzale delle Feste

Elezioni politiche, Giorgia Meloni a Genova: "Con me l'Italia sarà rispettata nel mondo, recuperiamo il rapporto tra politica e cittadini" (Foto e video)

Recuperare il rapporto tra politica e cittadini che non sono sudditi”. Lo ha ripetuto più volte Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia e candidata alla presidenza del consiglio, durante il comizio che ha tenuto questo pomeriggio al piazzale delle feste al Porto Antico di Genova davanti a circa 600 persone.

Meloni ha premesso, elencando le problematiche che attanagliano l'Italia e l'Europa, su tutte la crisi energetica, che non è questa la soluzione migliore per governare, “Ma proprio per questo – ha detto - non possiamo permetterci la politica inconcludente, che scarica debiti sui nostri figli per comprare inutili banchi a rotelle da portare al macero. Abbiamo bisogno di serietà, buonsenso, di una politica che abbia il coraggio di fare scelte, di dire no quando va detto, una politica che ha l'approccio dei genitori con un figlio”.

A proposito del sentirsi pronta ad andare al governo, la leader di Fratelli d'Italia ha ricordato di quando era incinta, in attesa della nascita della propria figlia. “Mi sono ricordata di quando sono diventata madre, nessuno ci ha insegnato come fare il genitore, poi lo abbiamo fatto tutti. Quando ti nasce un figlio il baricentro della tua esistenza è il bambino, e quando fai scelte che non capisce devi avere il coraggio di farle lo stesso”.

La priorità, secondo Meloni è quella di “ricostruire il rapporto tra la classe dirigente e i cittadini. L'Italia è l'unica nazione al mondo in cui c'è il detto 'fatta una legge trovato l'inganno', questo perché le istituzioni danno l'impressione di essere forti con i deboli e deboli con i forti. Questo rapporto va ricostruito, finché la gente tenterà di aggirare le leggi non andremo da nessuna parte”.

Tornando alla situazione del paese, Meloni dichiara che “non è diversa da quella del dopoguerra, ma i nostri nonni sono stati protagonisti del boom economico perché non erano rassegnati, volevano ricostruire e noi la nazione dobbiamo ricostruirla a partire dalla politica e nei rapporti tra Stato e cittadini che devono avere pari dignità, i cittadini non sono sudditi e le istituzioni non sono padroni”.

La ricetta parte dalla riforma sulla giustizia, “che deve essere adeguata, i processi devono essere snelli e deve esserci la certezza della pena. Con la carcerazione preventiva vai in carcere, se vieni condannato sei fuori, facciamo al contrario, se vieni condannato la pena te la fai. È aumentata la criminalità diffusa, quella percepita dai cittadini, secondo i le statistiche i reati sono diminuiti, ma in realtà sono diminuite le denunce perché i cittadini sono convinti che denunciare non serve a niente”.

Sul tema dei salari Meloni ribadisce la contrarietà all'introduzione del salario minimo, perché “la stragrande maggioranza di chi lavora ha un contratto di lavoro dipendente normato dal contratto collettivo nazionale. Il punto è che in Italia i salari sono bassi perché la tassazione è al 46,5 per cento, se davvero vuoi alzare i salari la prima cosa da fare è abbassare il cuneo fiscale”, e a proposito della tassazione e del problema dell'evasione fiscale accusa lo Stato di essere debole con le cosiddette big compagy: “patteggia o fa finta di niente, mentre se un pescivendolo non espone i nomi dei pesci in latino prende duemila euro di multa”.

Immancabile il passaggio sul reddito di cittadinanza, che Fratelli d'Italia vuole eliminare: “Non viviamo in uno Stato giusto se è più alto delle pensioni”.

I diritti sono stati un altro tema affrontato da Giorgia Meloni, che come ha ribadito in passato sull'aborto ha confermato di non voler toccare la legge 194 sull'aborto, ma “vogliamo aggiungere il diritto di dare alle donne la possibilità di fare una scelta diversa”.

Dal palco la leader di Fdi ha risposto a Marco Macrì, coordinatore delle 1200 famiglie disabili che ha criticato Regione e Comune, governate da coalizioni di cui fa parte Fratelli d'Italia: “Sulla Liguria non devi chiedere a me, adesso mi informo, ma sull'ultima legge di bilancio abbiamo messo soldi sui disabili, non trattarmi come un'avversaria, sono un'amica”, gli ha risposto Giorgia Meloni, che tra i vari temi ha affrontato quello sulla scuola, che oggi sarebbe “una macchina della disuguaglianza”.

Il grande tema di Fratelli d'Italia è l'immigrazione, Meloni lo ha toccato più volte nel suo discorso con riferimenti a situazioni di spaccio, degrado e prostituzione nelle città italiane. Per gestirla, ha detto, “bisogna distinguerla dal diritto d'asilo: Fdi crede sia evidente a tutti quando abbiamo visto le foto di profughi ucraini fossero distanti da quelle dei barconi pieni di uomini, i quali è difficile scappassero dalla guerra a meno che non avessero lasciato le donne e i bambini a combattere. Fdi chiede all'Europa di dare una mano sulla difesa dei confini esterni e di trattare con la Libia, fermare la partenza dei barconi perché non voglio continuare ad arricchire gli scafisti, aprire in Africa hotspot, valutare chi ha diritto di essere rifugiato e gestire l'immigrazione con il decreto flussi".

Immancabile un riferimento alle bollette: “Lo Stato ci guadagna, abbia il coraggio di tagliare le accise, almeno quelle relative agli aumenti, dobbiamo fermare la speculazione, senza risolvere questo problema non bastano i 30 miliardi dello scostamento del bilancio. Mi chiedono perché non voglio lo scostamento di bilancio (proposta avanzata invece dagli alleati della Lega, ndr) Dovrei togliere questi 30 miliardi ai miei figli?”. Come fare allora? “Serve un disallineamento tra il costo del gas e quello delle altre fonti energetiche, si può fare con 3-4 miliardi di euro, questa sono disposta a votarla domani, perché Fratelli d'Italia è all'opposizione del governo, ma mai contro l'Italia”.

Sul finale ha commentato quello che è stato più volte detto riguardo alla paura espressa da parte del paese se dovesse vincere la destra: “Perché dovremmo avere paura della Meloni che vuole un'Italia seria, che sia rispettata nel mondo? Io non voglio l'Italia spaghetti e mandolino”, e in chiusura si è rivolta agli artisti, nessuno dei quali si sarebbe espresso a favore di Fratelli d'Italia: “Non è che hanno paura perché in Italia lavori solo se dici che vai con la sinistra?”.

Francesco Li Noce e Marco Garibaldi

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