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Eventi | 08 marzo 2021, 09:42

71° Festival di Sanremo: la famiglia Tenco punta il dito contro Barbara Palombelli “Banalizzata la morte di Luigi”

La giornalista, nel suo monologo dal palco dell'Ariston, ha detto che Luigi Tenco sarebbe morto “giocando con una pistola”

barbara Palombelli sul palco dell'Ariston al 71° Festival di Sanremo

barbara Palombelli sul palco dell'Ariston al 71° Festival di Sanremo

A poche ore dalla chiusura del 71° Festival di Sanremo, la famiglia di Luigi Tenco si scaglia contro Barbara Palombelli e il suo monologo del venerdì sera dal palco dell'Ariston.
Oltre a parlare di donne e della sua storia personale, la giornalista ha anche fatto un cenno alla tragica morte di Tenco, affermando che il cantautore sarebbe morto “giocando con una pistola”.

La cosa non è andata giù alla famiglia di Tenco che, dopo lo scontro con il Club Tenco, ora punta il dito anche contro Barbara Palombelli.
Scrive il portavoce Michele Piacentini: “Diversi telespettatori ci hanno segnalato il suo monologo di venerdì 5 marzo, andato in onda su Rai1 all'interno del Festival di Sanremo, attraverso cui ha diffuso notizie improbabili sulla vita di Luigi Tenco. Quindi, portati a vedere un'altra volta un programma che non ci entusiasma proprio perché rappresenta una manifestazione i cui rumors giornalistici pilotati del 1967 non si fecero scrupoli a relegare l'umanità di Luigi Tenco nell'ingiusta etichetta del ragazzo depresso, condizionando persino le sue numerose opere musicali per diversi decenni, con profonda amarezza abbiamo constatato quanto ancora perduri un certo tipo di superficialità giornalistica”. 

“Le sue parole - prosegue il portavoce della famiglia - passando per il racconto diseducativo di una sua bravata adolescenziale, sono risultate come una forzatura per arrivare a parlare in modo inopportuno di Luigi Tenco: “Pensate che Luigi Tenco proprio qui (al Festival) giocando con una pistola ha trovato la morte”. A ciò si aggiunga il fatto che questa ed altre sue gravi affermazioni sarebbero frutto di un'intervista con Gino Paoli che, come è noto a tutti e diversamente da Luigi Tenco, ha certamente cercato la morte per suicidio ma senza riuscirci (fortunatamente)”. 

“Questo chiacchiericcio, pregno di ignoranza sull'argomento da una parte e di incoerenza dall'altra parte, non rende merito alla categoria dei giornalisti a cui apparterrebbe e nemmeno al servizio televisivo pubblico che ha deciso di farla esibire su Rai1, ma soprattutto non può essere considerato un criterio onesto alla base di affermazioni lesive come quelle che ha fatto nel suo show del 5 marzo davanti a milioni di telespettatori dove, oltre a diffondere notizie false, ha banalizzato un fatto grave come quello che accadde a Luigi Tenco. 
Voglia, dunque, accettare il nostro totale fastidio e rifiuto al suo “grandissimo abbraccio a Luigi” che ci è sembrato strumentale e irrispettoso dei valori umani ed artistici del nostro amato Luigi” così conclude la mail scritta a nome della famiglia Tenco.

Pietro Zampedroni

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