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Eventi | 21 dicembre 2020, 07:11

Coronavirus e Festival 2021, come potranno coincidere? Lo abbiamo chiesto al Primario Giovanni Cenderello

“Dipenderà molto da come sarà l’indice di trasmissione e la situazione epidemiologica da qui a marzo. Sicuramente dobbiamo dimenticarci gli assembramenti a cui siamo abituati, i concerti aperti al pubblico in piazza Colombo e non solo”.

L'allestimento del palco, il 12 febbraio dello scorso anno in piazza Colombo

L'allestimento del palco, il 12 febbraio dello scorso anno in piazza Colombo

Si è svolta giovedì scorso l’edizione 2020 di ‘Sanremo Giovani’ che, tra l’altro, è anche servita come prova generale per il Festival di marzo. Teatro dell’Opera al Casinò ‘blindato’ con ingressi consentiti solo a persone sottoposte a tampone e misurazione della temperatura.

Contingentato anche l’ingresso dei media, con l’accesso consentito solamente ai fotografi di tre agenzie. Il tutto, ovviamente, senza pubblico e con il teatro che è stato fatto diventare un vero e proprio studio televisivo. Comunque un bello ‘spot’ per Sanremo, in un momento molto difficile per il turismo e l’economia in genere anche se in televisione non è andato così bene, finendo addirittura fuori dalla ‘top’ dei programmi di Rai Uno della giornata.

Come potrà essere il Festival 2021 secondo quella che è che sarà la situazione sanitaria nella città di Sanremo e, ovviamente, nel resto del paese? Lo abbiamo chiesto al Primario delle Malattie Infettive dell’ospedale ‘Borea’, Giovanni Cenderello, che insieme alla sua ‘truppa’ di medici, infermieri e operatori sanitari, sta lottando contro il Covid dall’inizio della pandemia.

Dal punto di vista medico cosa consiglierebbe per la gestione del Festival all’interno e all’esterno dell’Ariston? “Dipenderà molto da come sarà l’indice di trasmissione e la situazione epidemiologica da qui a marzo. Sicuramente dobbiamo dimenticarci gli assembramenti a cui siamo abituati, i concerti aperti al pubblico in piazza Colombo e non solo”.

Cenderello è scettico sulla possibilità di avere palchi, maxischermi e tutto quanto a cui siamo abituati negli anni scorsi: “Credo che queste cose, quest’anno non ci saranno anche se tutto dovrà essere discusso con l’autorità sanitaria così come l’occupazione dei posti all’Ariston. Esistono diversi scenari, anche per come sarà la situazione epidemiologica in quel periodo, ma se ne parlerà dopo le feste quando avremo dati più precisi”.

Carlo Alessi

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