"Il tema di questi giorni non c’è dubbio è il territorio che scopriamo fragile e a rischio disfacimento ed il Cambiamento climatico che anche i più ciechi oggi riconoscono essere problema esplosivo per noi e soprattutto per le nuove generazioni. Il nuovo crollo del viadotto sulla Torino Savona più che a errori umani sembra ascrivibile ad un clima impazzito per colpa dell’uomo con precipitazioni che letteralmente sembrano sciogliere il terreno e sbriciolare le opere dell’uomo".
Interviene in questo modo l'ex Consigliere provinciale Giovanni Gandolfo, sulla situazione attuale: "Ma anche in città e nel nostro entroterra i nostri Sindaci sbalorditi debbono correre dietro un rosario di frane e allagamenti impressionante. A volte i rimedi, del tutto parziali ma importanti, sono rintracciabili in opere semplici una volta facenti parte dell’ordinaria amministrazione: pulizia dei tombini delle cunette e dei rii, rimozione di piccoli smottamenti, pulizia delle tratte stradali comunali e provinciali. I contadini ed i cittadini volenterosi. sempre più spesso armati di badili decespugliatori e ramazze, più che rimediare fanno una azione di tampone e di denuncia di perdita delle buone pratiche (best pratics) del buon tempo antico".
"Mi soffermo brevemente sulle strade provinciali abbandonate dai vecchi e criticati cantonieri per problemi di bilancio - termina Gandolfo - con ricorso a rimedi che gridano vendetta: il divieto di transito sulle tratte meno battute. Allo stesso tempo negli organici della nostra Provincia abbiamo assistito alla moltiplicazione dei Dirigenti categoria benedetta da Dio tanto si è dilatata e allo stesso tempo costosa per le casse pubbliche: si viaggia sopra i 100mila euro annui. Allora viene naturale gridare 'Meno Dirigenti e più Cantonieri' con ciò sottolineando che si deve tornare ad una politica di presidio del territorio oggi valore primario ed indispensabile".