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Politica | 26 marzo 2018, 23:13

Sanremo: ampio e acceso dibattito in consiglio comunale sulle sanzioni verso chi rovista nei cassonetti

“Sanzionare chi cerca cibo è un atto disumano” ha detto Paola Arrigoni del Movimento 5 Stelle. “Siamo uno Stato di Diritto e non possiamo andare contro la Legge – ha risposto Adriano Battistotti – Questa è infatti una condotta che il codice penale ritiene un reato”.

Sanremo: ampio e acceso dibattito in consiglio comunale sulle sanzioni verso chi rovista nei cassonetti

L'ormai famosa questione delle sanzioni per le persone sorprese a rovistare tra i rifiuti, è stata dibattuta dal consiglio comunale nell'ambito della pratica sul regolamento per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati. Il dibattito è stato aperto dall'assessore all'ambiente Eugenio Nocita, che ha illustrato le caratteristiche del documento. “La necessità di approvare questo nuovo regolamento deriva dalla modifica del sistema di raccolta a Sanremo, passato da quello stradale al porta a porta – ha spiegato – nel documento si specificano le tipologie di rifiuti che si vanno a differenziare e la loro raccolta a seconda delle giornate. Si vanno poi a normare gli ecopunti nati nella primavera scorsa. Altra novità riguarda la possibilità di effettuare il ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti a domicilio (fino a due ritiri l'anno per 5 pezzi ognuno). C'è poi la possibilità di avere il ritiro degli sfalci di giardino a domicilio. Ci sono inoltre sanzioni per il mancato ritiro del kit, attualmente da circa 1000 utenti, che non permette la differenziazione corretta dei rifiuti. Ringrazio già Paola Arrigoni per gli emendamenti che presenterà che contribuiranno a migliorare il regolamento stesso”.

Ed ecco la questione che, negli ultimi giorni, ha tenuto banco con numerose prese di posizione. “Il divieto alla cernita dei rifiuti è già presente nel regolamento attualmente in vigore, quindi non è una novità, ed è prevista in tanti altri Comuni – ha detto l'assessore Nocita - E' un divieto legato alla possibilità che qualsiasi soggetto possa sottrarre rifiuti di tipo differenziato e quindi diminuirne il beneficio economico per il Comune. Abbiamo per esempio avuto occasione di trovare molti sacchi di plastica dove erano stati sottratti i tappini delle bottiglie che, una volta portati a rifiuto, hanno un alto valore economico. Questo principio comporta che anche chi sottrae rifiuti di tipo edibile incorra purtroppo in questa norma. Il miglioramento di vita di queste persone è un problema importante, ma dovrà essere affrontato con altri provvedimenti nazionali, regionali e comunali. L'apertura dei sacchi dell'umido porta inoltre ad imbrattamenti per terra e attira l'arrivo di gabbiani ed altri animali. Per questi motivi ritengo che gli uffici non abbiano dato parere favorevole allo specifico emendamento del Movimento 5 Stelle”.

“E' impensabile sanzionare la povertà e la disperazione perchè è di questo che si tratta. Sarebbe un atto disumano – ha detto Paola Arrigoni capogruppo del Movimento 5 Stelle - Gli anziani che rovistano in cerca di cibo sono il simbolo della crisi. Non è certo multandoli che si risolve la situazione. Se avessero a disposizione le cifre previste dalle multe, da 25 a 300 euro, andrebbero a far la spesa senza aver bisogno di rovistare. Per questo vorremmo escludere l'applicabilità della sanzione quando ci si trovi di fronte a situazioni di povertà”.

Questa però la motivazione del parere negativo dato dagli uffici all'emendamento: “Qualora i sacchi venissero aperti per rovistamento potrebbero insorgere problematiche igienico sanitarie legate a possibile spandimento sul suolo di rifiuti. Inoltre qualora i sacchetti venissero abbandonati aperti dopo la cernita, gli stessi diventerebbero ricettacolo per volatili e roditori con conseguenti problematiche di decoro urbano..... Inoltre tale situazione potrebbe aumentare la proliferazione di muridi (topi n.d.a.) infestanti che non verrebbero più attirati dalle esche installate per gli interventi di deratizzazione, vanificando pertanto l'efficacia degli stessi”.

Ad intervenire è stato poi Adriano Batistotti di Sanremo al Centro. “Ricordiamoci innanzitutto che siamo in uno Stato di Diritto, come bene sanno anche i colleghi del Movimento 5 Stelle che ormai amministrano diverse realtà – ha detto – Poi consideriamo che dobbiamo discutere di argomenti di nostra competenza, per fare un esempio ritengo non giusto dibattere in un consiglio comunale di tematiche generali come lo Ius Soli. Partendo da queste premesse noi come consiglio comunale non possiamo avvallare una condotta che il codice penale ritiene un reato. Questo è quindi un falso problema. Ci sono poi altre questioni come la tutela della salute pubblica. Lo capiamo tutti che è una cosa umiliante cercare cibo tra i rifiuti ed abbiamo rispetto nei confronti di chi deve ricorrere a certe soluzioni, ma è una questione che non si deve affrontare con un emendamento come questo, ma attraverso interventi dei servizi sociali ed un'educazione dei cittadini. Un conto è la tolleranza di chi effettuerà i controlli ed un altro è cristallizzare sul regolamento certe situazioni”.

“Noi non vogliamo andare contro la legge – ha risposto Paola Arrigoni – chiedevamo solo di integrare il regolamento con la specifica 'la sanzione non è applicabile qualora i rifiuti siano almeno parzialmente edibili'. In questa maniera, oltre a non prevedere la sanzione, la persona verrebbe consigliata di rivolgersi alla mensa e alle associazioni di volontariato”.

Il Partito Democratico ha così presentato un ordine del giorno avente per oggetto questa problematica, bypassando il nodo dell'emendamento privo di parere positivo degli uffici. “Preso atto di diverse segnalazioni di prelievo di rifiuti già conferiti da cittadini non motivati da dolo o vandalismo, ma di difficili situazioni personali (quali indigenza o grave sindrome di accumulo compulsivo) – ha illustrato il documento Mario Robaldo - Si da mandato al sindaco affinchè questi fenomeni vengano adeguatamente monitorati, ci siano le opportune segnalazioni di tali fenomeni ai servizi sociali, e che queste persone vengano opportunamente indirizzate alla più opportuna assistenza per la tutela del loro benessere e dell'igiene pubblica”.

Simone Baggioli di Forza Italia ha poi riproposto le sue critiche sulle agevolazioni dei grandi centri di distribuzione per la tassa dei rifiuti a svantaggio dei piccoli commercianti. “E' poi sbagliato parlare di porta a porta – ha aggiunto – perchè in realtà i rifiuti si portano in zone di conferimento e non vengono ritirate nel pianerottolo di casa. Non riesco a capire l'emendamento iniziale del Movimento 5 Stelle, appoggiato anche dal Partito Democratico, relativo a chi va a cercare cibo nei rifiuti. Questi sono emendamenti strumentali. E' infatti inaccettabile, perchè non è pensabile che si vogliano togliere sanzioni a chi non riesce a mangiare ed è obbigato a cercare cibo nei cassonetti”.

“Baggioli ha detto l'opposto di quelli che sono i reali obiettivi che si vogliono perseguire – ha risposto il capogruppo del Pd Mario Robaldo – Noi infatti non vogliamo che si umili con una sanzione una persona che è già obbligata a cercare cibo tra i rifiuti. La nostra volontà è quella di portare l'attenzione sulla povertà ma anche sul fenomeno dell'accumulo compulsivo. L'emendamento è stato respinto non dai consiglieri ma dagli uffici. Preciso poi che la parte del regolamento in cui sono previste sanzioni per chi non fa la differenziata, non ritirando gli appositi kit, non è per castigare loro ma per premiare invece chi la effettua correttamente”.

Sul tema è intervenuta anche Luciana Balestra del Movimento 5 Stelle “I rifiuti dovrebbero essere una risorsa – ha detto – il rovistare nella spazzatura è il rovescio della medaglia di un'evoluzione sociale. E' giusto sanzionare chi ha comportamenti non corretti, ma non possiamo prendercela con chi cerca cibo, non è detto che siano infatti loro a sporcare la città”.

La parola è poi passata a Fabio Ormea “Posso ammettere la sanzione per chi rovista tra i rifiuti, ma solo come atto vandalico – ha detto - In altra maniera, ovvero per chi cerca cibo, la multa è davvero fuori luogo”. Ormea ha poi chiesto la stabilizzazione dei lavoratori Amaie.

“Io è da quando ho cinque anni che vedo persone che rovistano nei rifiuti per cercare cibo e quindi conosco bene il problema – ha aggiunto Valerio Nurra del Pd - Vorrei che nessuno venisse sanzionato e vorrei che non ci fossero neanche i poveri. Non possiamo però raccontare le favole. Il senso della nostra posizione, attraverso l'ordine del giorno presentato, è proprio quello di mettere in risalto il problema”.

Il sindaco Alberto Biancheri ha poi ricordato come dal 1998 ad oggi, data di entrata in vigore del precedente regolamento, nessuna persona sia mai stata multata perchè sorpresa a rovistare tra i rifiuti.

Alla fine l'emendamento è stato respinto, a differenza degli altri tre presentati sempre dal Movimento 5 Stelle. “Nel regolamento ho riscontrato la mancanza di un articolo dedicato alle modalità di pesata dei rifiuti per la loro corretta e precisa misurazione – ha spiegato Paola Arrigoni – Nel secondo emendamento si specifica e sottolinea la necessità di garanzia di efficacia, economicità e trasparenza dei servizi. Un altro emendamento vuole poi favorire la riduzione dei rifiuti”.

“In questo regolamento manca una definizione essenziale che riguarda cosa sia il rifiuto" è intervenuto Robert Von Hackwitz di Sanremo Attiva che ha dato parere favorevole a tutti i quattro emendamenti, così come all'ordine del giorno del Partito Democratico.

Al termine del dibattito il regolamento è stato approvato, con i soli tre emendamenti che avevano ricevuto il parere favorevole degli uffici, ed anche l'ordine del giorno del Pd (con le astensioni, del Movimento 5 Stelle e del consigliere Ormea e, per il solo regolamento, anche di Sanremo Attiva).

La seduta è poi proseguita con l'approvazione delle successive pratiche, tra cui le aliquote e detrazioni dell'Imposta municipale propria (IMU) per l’anno 2018 “Che rimarranno invariate ha detto l'assessore all'Amministrazione Finanziaria Paola Cagnacci – con l'estensione della quota agevolata ai terreni agricoli dati in affitto al coniuge”.

Approvata infine la mozione presentata da Paola Arrigoni del Movimento 5 Stelle relativa ai guard rail “salva motociclisti". Nel documento si chiedeva di organizzare incontri con i rappresentanti delle principali associazioni di Moto Club per individuare i punti più pericolosi presenti in città, dove installare queste protezioni, utilizzando parte dei proventi delle sanzioni stradali per la sicurezza. "Siamo favorevoli - ha risposto il consigliere di maggioranza Franco Formaggini - Attiveremo gli uffici per ricercare i fondi necessari ad avviare questa attività".

Federico Marchi

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