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Eventi | 09 gennaio 2018, 12:57

#Festival2018: Baglioni "Sono il 'Dittatore artistico'? Me lo hanno detto e ne sono felice"

"Abbiamo pensato con il lavoro di squadra che cosa si potesse aggiungere. Le ultime edizioni sono state baciate da ottimi segnali di ascolto. Nel mio dna c’è di poter fare qualcosa di più, verso il vero titolo che il Festival ha, ‘...della canzone italiana’."

#Festival2018: Baglioni "Sono il 'Dittatore artistico'? Me lo hanno detto e ne sono felice"

Angelo Teodoli, Direttore di Rai Uno: “Ci sarà anche Santa Tecla impegnata con la direzione Social. Radio 2 avrà il suo truck in piazza Borea D’olmo, in un Festival che si inserisce in una linea editoriale per valorizzare arti, eccellenza e territorio. La canzone Italiana soprattutto con il Festival, rientra in questa linea con l’idea di mescolare arte e pop. Sanremo è questo e pertanto Rai ha scelto Claudio Baglioni per la sua squadra di artisti e concorrenti”.

E’ poi toccato anche al Direttore Artistico, Claudio Baglioni: “Una volta mi hanno detto ‘Ho saputo che sei il dittatore artistico!’. Beh meglio essere dittatore anziché direttore perché c’è avanzo di potere che non guasta. Abbiamo pensato con il lavoro di squadra che cosa si potesse aggiungere. Le ultime edizioni sono state baciate da ottimi segnali di ascolto. Nel mio dna c’è di poter fare qualcosa di più, verso il vero titolo che il Festival ha, ‘...della canzone italiana’. E’ un intruglio magico, un’arte povera ma che dura nel tempo e che supera altre forme di espressione e di arte. La prima cosa che ho deciso è stata togliere l’eliminazione, una parola che fa paura. Oggi anche in televisione si usano termini come 'asfaltato' ed 'umiliato' ed è meglio evitare l’eliminazione con l’introduzione all’umiliazione dell’altro”.

Baglioni ha anche parlato della scenografia: "Sarà come una sala da concerto. Un auditorium con una scenografia che si potrà usare fino al 2030. L'abbiamo fatta in ‘crescita’. Sarà una sala disegnata da Trixie Zitkowsky, diabolicamente affascinante come apparato scenico. E’ una scena coraggiosamente bianca, rara da vedere perché di difficile gestione. Una tela pittorica imbrattata da molti colori. Speriamo sia un festival non di luci ed ombre ma solo di luci”. Ed ha anche parlato dello show: “Ho detto che il Festival sarà più ‘popolar nazionale’ per mantenerlo nel solco giusto delle arti popolari. Non ci sarà solo musica, ma non ci saranno gli ingredienti della ‘supertrasmissione’ televisiva. Io l’ho chiesto perché abbiamo l'occasione per riportare al centro la musica popolare italiana ed i linguaggi, ovvero parole e contenuti. Questo grazie alle canzoni ed una serie di ospiti. Vogliamo puntare sulla canzone italiana, quello che è stato e quello che sarà. Sarà un ‘Festival 0.0’, perchè crediamo che qualche piccola rivoluzione la apporteremo. Siamo tutti al servizio del Festival”.

Stefano Michero

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