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Eventi | 11 luglio 2017, 15:03

Santo Stefano al Mare: domenica prossima, presentazione libro 'La bambola di Sarah' di Alessandra Genova

L'evento rientra nell’ambito del Festival del Libro e degli Scrittori Liguri

Santo Stefano al Mare: domenica prossima, presentazione libro 'La bambola di Sarah' di Alessandra Genova

Domenica pomeriggio alle ore 17, in Piazza Baden Powell, nell’ambito del Festival del Libro e degli Scrittori Liguri di Santo Stefano al Mare, verrà presentato il libro La bambola di Sarah” di Alessandra Genova, edito da Industria e Letteratura.

Nata a La Spezia, Alessandra Genova esordisce giovanissima con La Giraffina col collo corto, libro manifesto sulla disabilità e sponsor delle Special Olimpics,.
Scrive in seguito La Favola della Marocca di Casola per la valorizzazione dei prodotti locali con la prefazione di Carlin Petrin, fondatore di Slow food.
Presenta a Libriamoci, manifestazione culturale nazionale, eccezionalmente per due anni consecutivi, nel 2015 La Bambola di Sarah un libro sulla Shoah, non solo patrocinato dal Comune e dai Servizi Culturali ma anche dall’ ANED riconoscendo il valore educativo di tale racconto.
Il libro è stato omaggiato della copertina di Francesco Musante, noto artista italiano. La Bambola di Sarah viene accolto con entusiasmo da critica e lettori.
Nello stesso anno pubblica due fiabe natalizie La vera storia della Befana ed Il Folletto di Natale.
Profondamente convinta della potenza del dialogo e che, con le giuste parole, i bambini possano comprendere qualsiasi fatto, scrive La Principessa di sabbia, libro multisensoriale che spiega ai bambini ed ai genitori il percorso della malattia e Brr che freddo e la terra trema sul tragico evento del terremoto.
Suo il seguito della Favola della Marocca di Casola, Il silenzio del Grande Castagno, patrocinato da Legambiente con prefazione del Presidente della Città del Castagno Ivo Poli.
Il libro tratta del rispetto del territorio, partendo dalla malattia che ha assalito il castagno in questi anni.
La Favola della Marocca di Casola ed Il Silenzio del Grande Castagno sono stati presentati a Expo nel 2015.
Nel 2015 nasce il Progetto Demetra che comprende anche tre libri inediti “La vera Storia della Mimosa” “Bulli balle bolle” “Storie di donne” .
Tale progetto si prefigge di aiutare i ragazzi ad allontanare la violenza dalle loro vite. Il progetto é stato integrato nel 2016 con “Una Fiaba per Angelo”.
Suoi i nuovi libri in uscita “Natale nel Bosco”, scritto sia in italiano che in inglese, “Sette”, un giallo per ragazzi ambientato nei Paesi Baschi, ed “Alessandra” ambientato alla Corte dello Zar Nicola II . Spesso invitata ad eventi e presentazioni, Alessandra utilizza la lettura drammatizzata per far immedesimare la platea nei suoi racconti.
Da sempre impegnata nel sociale Alessandra svolge il lavoro di educatrice professionale ed è Presidente di Merry Poppins, associazione di promozione culturale.

Il libro che presenterà a Santo Stefano al Mare, La Bambola di Sarah, è un’opera di narrativa rivolta ai ragazzi inerente il complesso tema della Shoah spiegata ai bambini. L’innovazione del testo consiste nel trattare il delicato argomento senza menzionare i campi di sterminio, ma semplicemente guardando la tragedia dell’Olocausto attraverso gli occhi di una bambina ebrea di nazionalità tedesca.

La storia prende l’avvio a Boston, verso la fine degli anni '80. Sara era una ragazzina di buona famiglia, brava a scuola e abituata ad ottenere quel che voleva, piccoli capricci dell’età e concessi perché sempre ben ripagati. Per questo era sicura che avrebbe ottenuto il permesso, per farsi un tatuaggio, lo desiderava tanto e infatti non aveva avuto paura nel chiederlo. Non si sarebbe mai aspettata un “no”, ed invece era stato un no, perentorio e senza possibilità, che l’aveva frustrata, facendole salire una rabbia incompresa. Si era rifugiata il più lontano che poteva, nella soffitta di casa, dove le cose vecchie, la polvere, le avevano dato un maggiore senso di impotenza e che ciò che la circondava non era più adeguato alle sue esigenze. Se l’era presa con una bambola a cui mancava un braccio, adagiata su vecchi scatoloni, gli occhi spalancati: Sara le aveva scaricato tutta la sua rabbia verbale. Sfinita dal pianto, si era addormentata, nel silenzio muto della soffitta. E si era ritrovata così in un altro luogo, al posto di un’altra bambina, in una vita passata. Amburgo agli albori del nazismo. Sara era la bambina di una coppia benestante, di religione ebraica, ben inserita socialmente, una bambina felice, la mamma, il papà, la nonna, la sua bambola, il negozio di caramelle, i saluti tra le persone, giornate scandite da una rassicurante routine. Finché le cose cambiarono tragicamente...

C,S,

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