Maldestro è in gara al 67° Festival di Sanremo con il brano “Canzone per Federica”. Un esordio vincente per il cantante, che si è già aggiudicato due riconoscimenti: il premio Lunezia come nuova proposta e il premio Enzo Iannacci, che questa sera gli sarà consegnato dal figlio del celebre artista.
Maldestro, un nome scelto non a caso “non ho voluto scegliere un nome per fare il personaggio, sono davvero così. Inciampo, faccio disastri sul palco: fate attenzione ad avvicinarmi perché poi succedono cose strane. Il teatro è il mio grande amore, il posto dove mi rifugio. Ho scritto per il teatro quasi 16 anni e sebbene sia una scrittura diversa rispetto a quella della canzone, vorrei un giorno poterle far convivere per continuare la strada di Giorgio Gaber”.
Un impegno artistico, ma anche nel sociale che parla dei problemi legati al quartiere di Scampia “Sono stato impegnato nel carcere minorile e nelle scuole, per portare un messaggio ai giovani: c'è sempre una strada diversa rispetto a quella che ci fanno credere. L'errore degli insegnati è quello di racchiudere la vita degli studenti in un singolo voto. I professori dovrebbero avere un approccio umano e quindi professionale perchè, come i medici hanno il potere di migliorare e peggiore un alunno. Le scuole avrebbero bisogno di insegnanti migliori”.













