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Eventi | 19 luglio 2016, 11:18

Le scrittrici Sara Rattaro ed Emanuela Abbadessa domani sera a ‘Dolceacqua incontra’ al castello dei Doria

La rassegna ‘Dolceacqua incontra’ proseguirà venerdì 29 Luglio con Alberto Pezzini e il suo "Ciao papà sono qui. La gioia di essere padre", quindi mercoledì 3 agosto con bruno Morchio e il suo ‘Fragili verità’, il ritorno di Bacci Pagano’ e per chiudere sabato 6 agosto con lo spettacolo letterario-musicale-teatrale ispirato all'ultimo noir di Roberto Negro ‘Il mistero del cadavere scomparso’.

Le scrittrici Sara Rattaro ed Emanuela Abbadessa domani sera a ‘Dolceacqua incontra’ al castello dei Doria

Non mancano anche questa estate - negli appuntamenti culturali della libreria Casella di Ventimiglia e dell'Ass. Cult. ‘Liber theatrum’, gli incontri d'autore ospitati nella bella sala conferenze ‘di vetro’ nel Castello Doria di Dolceacqua ad ingresso libero e gratuito.

Si inizia domani alle 21 con due ospiti: Sara Rattaro, la recentissima vincitrice della trentaduesima edizione del prestigioso Premio Rapallo Carige per la Donna Scrittrice, con il suo ultimo romanzo ”Splendi più che puoi” (Garzanti libri) e già vincitrice lo scorso anno del prestigioso Premio Bancarella con "Niente è come te" e Emanuela Abbadessa con il suo ultimo “Fiammetta” per (Rizzoli editore). Due libri solo all'apparenza lontani tra loro: una storia di slanci vitali e illusioni, in cui l'amore di e per Fiammetta ha la forza spaventosa di una passione sbagliata, quello della Abbadessa ambientato a fine ottocento e una storia dura e forte, quella raccontata dalla Rattaro attraverso la protagonista, Emma, che si scrolla di dosso un marito prima amabile e poi violento e limitante, ripartendo dalla nascita della figlia Martina.Due storie di donne, due storie d'amore appassionato e travolgente prima e difficili da gestire, seppure per motivi diversi dopo l'incontro.

Per Fiammetta l'amore è per Mario Valastro, il poeta siciliano che lei legge ogni giorno nella solitudine delle sue stanze di maestra. Quando finalmente ce l'ha di fronte, tira fuori tutto il proprio carattere: gli tiene testa e sa essere seducente con intelligenza. E lui si sente attratto da questa donna minuta e sfrontata, la cui sensualità è nascosta come la ciocca rosso vermiglio tra i suoi capelli. Tornato a Catania, il poeta non si riconosce più. Aspetta le lettere di Fiammetta e non si cura della madre e della zia, le temibili sorelle Strazzeri. Possibile che lui, che di una moglie non voleva saperne, si sia innamorato? Anche Fiammetta è stupita: per lei una donna deve essere libera di costruire il suo destino e mai avrebbe immaginato di metterlo nelle mani di un uomo. In lui però vede rivolta e comprensione, che altro può essere l'amore? Ma dopo un viaggio di nozze idilliaco, a casa tutto precipita. Fiammetta deve fare i conti con se stessa e con una tentazione cui è difficile resistere.

Ben altre atmosfere nella storia vera che ha ispirato il bel libro della Rattaro. Una storia dura e forte in cui la scrittrice genovese racconta di Emma, che si scrolla di dosso un marito prima amabile e poi violento e limitante, ripartendo dalla nascita della figlia Martina. Perché l'amore non chiede il permesso. Arriva all'improvviso. Travolge ogni cosa al suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per lei, quando per la prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura di lei. Tutto con lui è perfette. Ma arriva sempre il momento del risveglio. Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui sbalzi d'umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che diventa ossessione. Emma all'inizio asseconda le sue richieste credendo siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo. Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l'altra persona debole e indifesa. Emma non riconosce più l'uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Come nascondere a sé stessa e agli altri quei segni blu sulla sua pelle che nessuna carezza può più risanare. Fino a quando nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. Di dire basta. Di affrontare la verità. Una verità difficile da accettare, da cui si può solo fuggire. Ma il cuore, anche se è spezzato, ferito, tormentato, sa sempre come tornare a volare. Come tornare a risplendere. Più forte che può.

Un libro che è una speranza per l'oggi. Perché dalla violenza di ogni tipo si può e si deve uscire. Perché il confine tra la libertà, il rispetto della persona e quello che è un compromesso è sottilissimo. Emma si salva pensando al futuro, al prosieguo della vita, con la maternità. Perché non farcela significherebbe lasciare i propri figli soli, quasi abbandonarli. Un bello, intenso ed emozionante libro che prende spunto da una storia vera, quella di una lettrice di Sara Rattaro che, ad una sua presentazione, l'aveva avvicinata per proporle di raccontare la sua storia, quella di una donna sequestrata dal marito. Una storia che la scrittrice genovese ha sentito la necessità, quasi il dovere, di riportare sulla carta, di far conoscere al mondo perché parla dell'Italia di oggi, delle donne e degli uomini di questo paese, in questo momento storico così difficile dal punto di vista sociale. Una storia di vita che prima di diventare un bellissimo libro è diventata anche una lezione di vita importante. per lei stessa e che certamente lo sarà per ogni lettore. Con tante emozioni, ma altrettanta rabbia da fare uscire. Ma una storia che comunque parla di salvezza perché la protagonista, nonostante il tentativo e l'"insegnamento" ricevuto di non splendere, ha fatto suo il monito di Pier Paolo Pasolini e quindi è riuscita a (ri)splendere ancora.

La rassegna ‘Dolceacqua incontra’ proseguirà venerdì 29 Luglio con Alberto Pezzini e il suo "Ciao papà sono qui. La gioia di essere padre", quindi mercoledì 3 agosto con bruno Morchio e il suo ‘Fragili verità’, il ritorno di Bacci Pagano’ e per chiudere sabato 6 agosto con lo spettacolo letterario-musicale-teatrale ispirato all'ultimo noir di Roberto Negro ‘Il mistero del cadavere scomparso’. Da segnalare, nella bella cornice del Castello, anche due appuntamenti teatrali attesissimi e assai curiosi, in quanto permetteranno al pubblico, seppure in maniera diversa, di interagire ed essere coinvolto attivamente con gli attori in scena. Il primo martedì 9 agosto con ‘...da Capo!, mistero al Castello Doria, con ‘Liber theatrum’, il secondo con Alessandro Bergallo, già attore del Teatro della Tosse di Genova e recentissimo protagonista, assieme a ‘Liber theatrum’ e ‘Gli Spiazzati’ di Genova dello spettacolo ‘Il Principe Piccolo’ che domenica scorsa a Perinaldo ha riscosso un enorme successo di pubblico e gradimento. L'occasione permetterà al pubblico di assistere a ‘Ho messo un dubbio ad Amleto’.

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