Solitamente sono celebri quelle mantovane o coltivate nella campana Terra di Lavoro, solo per rimanere in Italia, ma quante altre ogni estate arrivano sui banchi dei nostri mercati da Spagna, Francia o Romania. Sono le acquose Angurie, come vengono chiamate nel Nord- Italia, o cocomeri, dizione più comune nel centro- sud del Paese.
In Liguria sono note come “ Pastete”. Già, bisogna ricordarsi del vocabolo dialettale ligure usato per identificarle anche perché da qualche anno pure qua tra costa e dirupato entroterra, qualche ardimentoso, nelle fasce abbandonate dagli avi, ha iniziato a coltivarle. Nella celebre Ospedaletti, rinomata stazione climatica internazionale ai tempi della “Belle Epoque”, ad esempio da un anno Marco Astrego, un rappresentante di gelati, ha iniziato, seguendo l’esempio di qualche suo amico, a seminarle in alcune fasce ereditate dai genitori, site in località Termine, già coltivate a rose del genere Baccarat, produzione per cui Ospedaletti è famosa in tutto il mondo.
Per ora è solamente un hobby, tiene a precisare, ma essendo stata quest’anno la produzione da record non è escluso che nel futuro qualche altro coltivatore della cittadina a ponente di Sanremo si cimenti professionalmente nell’impresa. Nei fondi del signor Astrego, comunque, quest’anno da cinquantadue piante sono nati circa centoquaranta frutti. Il produttore dilettante li ha fatti bollinare al fine che tutti possano accertarne la provenienza locale. Per celebrare il successo della nuova coltivazione “made in Ospedaletti” questa sera a partire dalle ore ventuno in Via Venti Settembre, nei pressi della gelateria Stop and Go, si terrà una festa nell’ambito della quale verranno offerte agli astanti fette dell’acquoso frutto d’origine africana, particolarmente indicato quale diuretico ed il cui consumo è consigliato a chi soffre di pressione nonché per prevenire tumori o stress.
Sarà presente, al fine di allietare la serata, la cover band milanese degli