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Al Direttore | 15 maggio 2015, 08:55

Sanremo: antichi fasti cittadini, il lettore Alberto prova a fornire una chiave di lettura

Alberto Lanteri interviene in merito ai problemi odierni di Sanremo ed agli antichi fasti cittadini.

Sanremo: antichi fasti cittadini, il lettore Alberto prova a fornire una chiave di lettura

Alberto Lanteri interviene in merito ai problemi odierni di Sanremo ed agli antichi fasti cittadini.

"Leggo questa mattina varie "lettere" inviate a questa rivista web e vorrei per una volta dare una risposta panoramica nella mia piccola "ignoranza" di cittadino comune che vive Sanremo. Vorrei rispondere partendo dalle lamentele della Signora che ha usato il mezzo pubblico della Riviera Trasporti, al degrado della stazione e quello dei giardini per passare alle richieste di chi chiede perchè Sanremo non torna ai vecchi "fasti" e concludere con l'articolo su Villa Helios e il suo degrado che coinvolge l'intera area di Pian di Poma. Cari Signori, cittadini di Sanremo, cosa è cambiato dai fasti dell'antica Sanremo: innanzitutto l'attrattiva è cambiata, solo il clima è rimasto ma non ci sono più i grandi alberghi e non ci sono più le grandi spiagge. Nemmeno a San Romolo è rimasto molto e i fiori sono un ricordo. Il sistema è cambiato e con il sistema anche la sostenibilità di quello che era un tempo un sistema votato al turismo di elite. Innanzitutto la gestione della Città è cambiata. Vi ricordate un tempo, spazzini, giardinieri, operai delle strade, fogne, tutti alle dipendenze del Comune che provvedeva a distribuirli nei vari settori per il mantenimento del territorio. Oggi questi non esistono più, è arrivata la privatizzazione per cui la gestione di strade, giardini, fogne, tutto è in gestione a ditte private che puntano al massimo introito con la minima spesa il che porta a quello che vediamo. Certo qualcuno dirà che un tempo si sprecava troppo ma oggi senza spreco....anzi con il minimo di impegno, ecco il risultato. Ci sono i topi, ma la derattizzazione che un tempo era in capo al Comune oggi è demandata a una ditta specializzata che fornisce un servizio limitato al contratto stipulato, se nel contratto c'è scritto che deve eliminare 100 topi non ne eliminerà certo 101 dato che quel topo in più nessuno lo paga. Un tempo il servizio fatto dai dipendenti comunali non stava a vedere i 100 o i 150, interveniva e faceva quello che si doveva fare se pur il costo sarebbe stato maggiore ma ... non credo che la gestione della meravigliosa Monte Carlo abbia costi bassissimi. Così ci si ritrova con i problemi della stazione ferroviaria nuova e già vecchia anzi, mai terminata. Migliaia di metri quadri abbandonati ma già pagati dalla comunità. Perchè Sanremo non torna ai fasti di un tempo ? Perchè ci si dovrebbe tirare su le maniche e a farlo oggi sembrano solo i Cinesi che in città tengono i loro negozi aperti sette giorni su sette, offrono prezzi alla portata di tutti e sembrano non essere mai stanchi, ben diverso da quello che altri esercizi fanno. Non di rado i turisti delle "grandi navi" sbarcati a Sanremo hanno trovato molte vetrine chiuse. Signori, guardatevi bene intorno, ricordate i negozi che fino alla fine del secolo scorso (1900) erano disseminati in tutta la città, oggi quanti di essi sono rimasti ?! La concentrazione di negozi è tutta circoscritta alle vie centrali della città, Matteotti, Roma, e le loro traverse lasciando il resto della città al degrado, ciò significa senza ombra di dubbio che con le finanze di cui si dispone si può far funzionare bene solo quel piccolo spicchio di città lasciando il resto al buonsenso di chi ci abita. Naturalmente non sono un "anti privatizzazione" ma so che oggi le operazioni private costano ben più di quanto costavano un tempo gli operai per fare lo stesso lavoro, solo che i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ecco che allora Pian di Poma non è più di interesse, zona periferica, che richiederebbe un intervento costoso, denaro da sottrarre a interventi che invece vengono fatti in piazza Colombo. E' una scelta. In base a queste scelte Sanremo si trasforma, dalla luminosa città d'un tempo alla cittadina di frontiera di oggi. Lo stesso giro d'Italia partito sabato 9 ha visto una miriade di Francesi nelle strade della città, in piazza Mameli dove era un grande schermo su cui passavano le immagini della tappa vi era solo un gruppetto di nemmeno dieci persone, per altro addette al controllo. Sanremo per attrarre deve puntare su ciò che ha di bello in casa e non su ciò che passa il "convento" puntando solo a quelle pochissime manifestazioni. Peraltro un tempo a Sanremo ne avvenivano molte di più, dalla mostra internazionale dei cani agli offshore, ippica, tennis, calcio, oggi ci accontentiamo delle bancarelle Siciliane in piazza (per altro buonissime) ma che fanno molto "sagra di paese". E' così, Sanremo dalla mitica città meta di principi e imperatori è scesa al rango di paesino destinato alle sagre. Intanto siamo alle porte dell'estate e ancora non si è pensato alle spiagge, ultima attrattiva di questa città".

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