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Attualità | 07 maggio 2015, 17:47

Alfredo Moreschi racconta lo straordinario patrimonio floreale della pista ciclabile: 'Fiori e piante della pista ciclopedonale'

A fine maggio una pubblicazione che vuole far conoscere lo straordinario patrimonio floreale della pista ciclopedonale, l’asse portante del Parco Costiero della Riviera dei Fiori, un contesto ambientale unico, a picco sul mare e con una incredibile varietà vegetale.

Alfredo Moreschi racconta lo straordinario patrimonio floreale della pista ciclabile: 'Fiori e piante della pista ciclopedonale'

E' stato presentato in anteprima il nuovo libro di Alfredo Moreschi "Fiori e piante della pista ciclopedonale', edito da Zem Edizioni dedicato al patrimonio floreale della pista ciclabile, che uscirà a fine maggio.

Una pubblicazione che  vuole far conoscere lo straordinario patrimonio  floreale della pista ciclopedonale, l’asse portante del Parco  Costiero della Riviera dei Fiori, un contesto ambientale unico, a picco sul mare e con una incredibile varietà vegetale. Non si tratta di un semplice  manuale di riconoscimento delle piante e dei fiori, ma potrebbe essere visto come un piacevole  compagno di viaggio durante le escursioni lungo la pista ciclabile. Con le informazioni scientifiche, l'interessante  anedottica e le splendide immagini, l’autore stimola l'osservazione  delle piante e propone un diverso utilizzo della pista, non riservato  solo agli sportivi, ma rivolto anche agli appassionati di botanica a  tutti i livelli, compresi i professionisti. Passeggiare lungo il  tracciato permette infatti di osservare, nel loro ambiente naturale,  una grande varietà di piante, e di scoprirne il legame con il territorio.

Alla presentazione hanno preso parte, insieme all'autore, l'Assessore alla Cultura Daniela Cassini, Giuseppe Argirò, amministratore delegato di Area 24 e Flavio Porchia per la Edizioni Zem. “Credo che questa pubblicazione possa essere definita unica – ha commentato Argirò – ci faceva piacere dare risalto a questo libro in questa settimana in cui ci stiamo preparando alla prima tappa del Giro d'Italia che si svolgerà proprio sulla ciclabile. E' un libro che diventerà un patrimonio straordinario, è un atto di amore verso questa pista costruita sul tratto costiero. Alfredo, attraverso i fiori e le piante, racconta questa bellezza incredibile e questo patrimonio che abbiamo nel nostro territorio. Il modo che abbiamo per promuovere questa struttura è attraverso un'unicità che si contraddistingue nel mondo, perché nel parco si trovano piante di ogni genere. Alfredo Moreschi ha messo, insieme con questo lavoro di anni, molti aneddoti e tradizioni legate ai fiori e alle piante. E' veramente un lavoro straordinario che diventerà un patrimonio unico per la promozione della pista ciclabile.” 

Intervista a Giuseppe Argirò

Alfredo Moreschi ha parlato spesso non di pista ciclabile, ma di giardino lineare, lo ha ricordato anche l'Assessore Daniela Cassini, all'interno del quale risiede l'eccellenza di tutta la Liguria: “Vorrei che questo territorio – ha commentato la Cassini – tornasse ad essere un luogo di eccellenza, come è stato un tempo, la pista ciclabile è tra i nostri punti di forza e su questa dobbiamo puntare.” 

Moreschi parte dalla grande opportunità che è stata data al territorio del ponente con la costruzione della pista ciclabile “quello che prima divideva il mare e la costa, ora la unisce”. Una possibilità che, sotto certi aspetti, lui sostiene, non sia stata ancora compresa pienamente: “Come migliori testimonial – afferma Moreschi – possiamo contare su tutte le persone che sono passate dal nostro territorio, ma anche sulle piante, sui fiori, sulle eccellenze della nostra zona che prendiamo come una cosa acquisita, ma che invece sono esseri viventi, di cui non si deve affatto aver paura.”

Intervista ad Alfredo Moreschi

Una struttura, dunque, che ha potenzialità enormi, ma di cui forse gli stessi residenti non si sono ancora resi conto: “La pista ciclabile rappresenta la più grande riqualificazione urbanistica dal dopoguerra ad oggi – prosegue Argirò -  ha ricucito due territori che prima erano divisi da una barriera, creando un elemento di unione tra due mondi diversi: quello del mare e dell'entroterra. Quando Moreschi parla di mancanza di consapevolezza credo che ad oggi il trend sia positivo, nel senso che questa sta crescendo, anche se forse non è proporzionata al riconoscimento della dimensione della ricchezza che ci ritroviamo come un grande patrimonio che abbiamo il dovere di continuare a far crescere e a trasmettere alle nuovi generazioni. Diventerà una fonte di bellezza per i residenti ed una fonte di produzione di valore aggiunto, di ricchezza e quindi di lavoro per questo territorio.” 

Simona Della Croce

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