"C'è un baratro tra le canzoni di oggi e di ieri: ma non si può vivere di ricordi. Il migliore Nek, anche se gli è stata data la vittoria parziale per permettere a Il Volo, tra virgolette di volare verso un progetto internazionale in EuroVisione. Nelle canzoni c'è troppo amore, mi domando che cosa rimarrà di questo Festival. Vi è gente che sa cantare, ma purtroppo ravviso la carente assenza di una scheggia impazzita che si distingue. Carlo Conti vince su Fabio Fazio, anzi stravince e trionfa pure: gli ascolti parlano chiaro, anche se ritengo che i capi del Festival sperano che la gente non abbia memoria. Il popolo non ricorda come cantavano i grandi della musica italiana. Apprezzabile la satira di Luca e Paolo, proprio perché hanno messo dinnanzi agli occhi del pubblico in sala e a casa una realtà fatta di discografia e morte: prodotti che finiscono inesorabilmente nei cestoni degli autogrill a 6,90 euro. Qualcuno mi spiega perché Kekko Silvestre dei Modà aleggi come uno spettro su tutti i cantanti?".
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