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Festival di Sanremo | 20 febbraio 2014, 07:14

Blitz di martedì sera all'Ariston di Sanremo: ci scrive la figlia di due degli 800 senza stipendio a Napoli

"Ho letto l'articolo e siamo indignati, famiglie e lavoratori stessi. Invece di concentrarvi sul problema avete come al solito chiuso le porte ai napoletani. La polizia rilascia un foglio di via in una regione del nostro stesso paese a cittadini italiani, solo perché hanno cercato di attirare l'attenzione per essere aiutati, ascoltati e capiti?"

Blitz di martedì sera all'Ariston di Sanremo: ci scrive la figlia di due degli 800 senza stipendio a Napoli

Valentina De Cesare, figlia di due di quelle 800 persone che lavorano nei consorzi di bacino e non vengono pagati da 17 mesi, ci ha scritto in relazione a quanto accaduto martedì e ieri a Sanremo:

"Ho letto l'articolo e siamo indignati, famiglie e lavoratori stessi. Invece di concentrarvi sul problema avete come al solito chiuso le porte ai napoletani. La polizia rilascia un foglio di via in una regione del nostro stesso paese a cittadini italiani, solo perché hanno cercato di attirare l'attenzione per essere aiutati, ascoltati e capiti? I protestatari hanno precedenti penali e siamo d'accordo, ma nella protesta cosa c'entra? Accuse per assenteismo? E se non vengono pagati con quali soldi si recano a lavoro? Foto per quantificare il loro abbigliamento, ma non l'hanno comprato ieri mattina, sono 17 mesi che non hanno stipendio no da quando sono stati assunti. Come sono arrivati a Sanremo? Abbiamo fatto una colletta per il biglietto! A tutte le vostre domande ci sono risposte ma dateci la possibilità di rispondervi. Voglio dire che comunque ci sono 800 persone che non vengono pagate e non solo quattro che hanno precedenti penali e quindi non per questo debbano essere trattati come terroristi. Hanno minacciato qualcuno? Hanno offeso qualcuno? Hanno chiesto aiuto! Loro hanno messo la faccia per gli altri 796 persone! Loro c'è la mettono sempre mentre le istituzioni, lo stato va a scavare negli armadi delle persone trova gli scheletri che non hanno mai nascosto così trovando le loro ragioni e lasciando tutti noi ancora con le spalle al muro".

Carlo Alessi

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